Come da regolamento avevano prenotato il biglietto per visitare una delle principali attrazioni di Milano e all’ultimo momento si sono trovati davanti alla porta di ingresso del Cenacolo chiusa.
La notizia, riportata dal Corriere della Sera, ha suscitato parecchie perplessità. Mercoledì 1 maggio la visione dell’Ultima Cena è stata impossibile tutto il giorno, sia nei turni di visita della mattina che in quelli previsti per il pomeriggio. I turisti raccontano di aver chiesto conferma sull’apertura straordinaria, ma di aver avuto rassicurazione che per loro i 15 minuti, che vengono concessi per ammirare uno dei capolavori di Leonardo Da Vinci, dipinto su una parete nel Refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, ci sarebbero stati. Anche alcuni residenti della zona hanno confermato che durante tutto il giorno i visitatori che arrivano per vedere l’opera hanno trovano l’accesso sbarrato.
Secondo il quotidiano di via Solferino, la direttrice del polo museale della Lombardia e di Milano Emanuela Daffra aveva informato che i 12 addetti necessari per accogliere le 1.300 persone in agenda al Cenacolo non avrebbero lavorato e che una comunicazione sarebbe stata inviata tramite mail a chi aveva già prenotato e pagato il biglietto. A quanto pare però non è stata ricevuta.