Ancora battaglia tra Comune di Milano e Regione Lombardia sul fronte del trasporto pubblico locale. Nodo della questione l’emendamento proposto dalla Lega e approvato dal Consiglio regionale per redistribuire le quote di controllo all’interno dell‘Agenzia di Bacino, il soggetto pubblico che gestisce la mobilità non solo a Milano ma anche nelle province di Monza-Brianza, Lodi e Pavia. La decisione, presa nell’ambito della legge sulla semplificazione, mira al ridimensionamento del peso del Capoluogo di Regione: a Palazzo Marino spetterà solo il 40% delle quote (oggi è il 50) e al Comune di Milano e alla Città Metropolitana di Milano verrà riservato non oltre il 50% del valore di governance, a fronte dell’ attuale 62% .
Bagarre al Pirellone. Per la Lega si tratta di una «vittoria dei territori, rispetto al profondo squilibrio a vantaggio del capoluogo», immediata la replica del sindaco Beppe Sala che esprime dubbi sulla legittimità dell’emendamento e annuncia «ricorso» mentre per l’assessore alla Mobilità Marco Granelli si comprometterebbe la qualità di ATM che andrebbe ad ereditare gli standard negativi di Trenord. Anche il governatore Attilio Fontana riconosce un certo centralismo milanese, promuovendo l’inversione di tendenza in favore di un maggiore potere decisionale agli altri Comuni del bacino.
Ad inasprire lo scontro sul futuro del trasporto regionale il malcontento dei viaggiatori, esasperati per i quotidiani disservizi. Nelle ultime ore non sono mancati i disagi, ennesimo guasto sulla linea verde e blocco della circolazione per 2 ore tra le fermate di Famagosta, Abbiategrasso e Assago: i passeggeri vengono fatti evacuare dal treno e in processione attraversano a piedi i binari della galleria, per arrivare alla banchina. E’ l’odissea dei pendolari.
Intanto a Cadorna protestano un centinaio di persone, in sit-in contro i treni sporchi, affollati, rotti, in ritardo di Trenord. #Adessobasta si legge sugli striscioni e sul web, dove è partita la mobilitazione. Le richieste sono principalmente per la Regione: «puntualità, sicurezza, investimenti in tecnologia e infrastrutture, ripristino delle corse soppresse» chiedono i manifestanti.
La situazione è al collasso e i disagi potrebbero proseguire: atteso per domani giovedì 28 novembre lo sciopero proclamato dai Cub Trasporti di ATM, Venerdì 29 toccherà a Trenord. Intanto imperversa il maltempo.