Il calcio brasiliano vive l’ennesima tragedia. Questa volta la squadra colpita è il Flamengo, il cui centro sportivo è stato divorato dalle fiamme di un incendio che ha causato la morte di 10 persone.
Il fatto è avvenuto presso il centro di allenamento della squadra carioca a Vargem Grande, quartiere della zona ovest di Rio de Janeiro, dove è divampato un rogo nell’alloggio dei giocatori delle categorie giovanili, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, allestito in un container. Nel momento in cui è scoppiato l’incendio, i ragazzi stavano dormendo. Il bilancio attuale è di dieci morti, dei quali sei sono giocatori del vivaio e quattro sono impiegati del Flamengo. Inoltre, le fiamme hanno causato tre feriti, dei quali uno molto grave. I giocatori della prima squadra non erano nella sede del Flamengo al momento dell’incendio. Alle 5.17 sono stati chiamati i vigili del fuoco, che dopo due ore sono riusciti a spegnere le fiamme.
La Federcalcio di Rio ha immediatamente diffuso la notizia e ha annunciato il rinvio di Flamengo-Fluminense, partita valida per le semifinali della Coppa Guanabara in programma sabato, a causa del clima non adatto per disputare il match. Le due squadre hanno anche deciso di cancellare gli allenamenti di venerdì e lo stesso ha deciso di fare il Vasco da Gama, la terza delle quattro squadre di Rio de Janeiro che militano nel massimo campionato brasiliano.
Intanto, sono arrivati dal mondo del calcio, in particolare dai calciatori ed ex-calciatori brasiliani, molti messaggi di solidarietà nei confronti del Flamengo. A diffondere il proprio dolore sui social sono stati Ronaldinho, Neymar, Romario, ma anche società come il Paris Saint-Germain, il Manchester City e la Chapecoense, che il 28 novembre 2016 fu colpita dal dramma della caduta dell’aereo diretto in Colombia, che causò la morte di 71 persone, tra cui quasi tutti i calciatori della squadra bianco-verde.