Biden al vertice Quad: summit a quattro per limitare la Cina

Oggi, 12 marzo, i leader di Usa, Giappone, Australia e India si riuniscono online per il primo summit presidenziale del ‘Quad’. I temi al centro del dibattito sono la lotta alla pandemia e al cambiamento climatico ma, non da ultimo, si parlerà anche di come contenere la Cina e il suo strapotere commerciale.

I paesi del quadrilatero intendono unire le forze per realizzare una filiera produttiva comune nel settore delle ‘terre rare’. Con tale espressione si fa riferimento a tutti quei minerali fondamentali per l’industria elettronica – in particolare quella di smartphone e pc – che stanno progressivamente assumendo un ruolo chiave negli equilibri politico-economici mondiali. Pechino ne è la prima produttrice mondiale (58%) e il primo mercato di approvvigionamento per l’industria statunitense (80%). Un oligopolio che i governi dei quattro paesi potrebbero limitare istituendo fondi comuni per nuovi progetti di ricerca e cooperando nel definire nuove norme internazionali.

Costruire filiere produttive alternative a quelle cinesi è, peraltro, uno dei principali obiettivi di politica estera di Biden. Il presidente degli Stati Uniti, dopo la telefonata con Xi Jinping il mese scorso, aveva parlato in modo diretto di “concorrenza estrema” con Pechino e dell’intenzione di “contrastare gli abusi economici della Cina.

Usa- Cina: atteso per settimana prossima il faccia a faccia

La prossima settimana il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan incontreranno, in Alaska, le loro controparti cinesi. È il primo incontro di alto livello tra Stati Uniti e Cina nell’era Biden.

Tuttavia, la riunione non vedrà direttamente coinvolti i due presidenti: una condizione formalmente richiesta da Xi e altrettanto formalmente declinata dal leader americano.  Rifiuto messo ancor più in evidenza dal fatto che in questi giorni Biden incontrerà invece i leader di Giappone, Australia e India. La Casa Bianca punta a coinvolgere il quadrilatero in una formale coalizione anticinese.

Anche Blinken ha fatto sapere che, prima del vertice in Alaska, visiterà Giappone e Corea del Sud. L’obiettivo è creare un coordinamento con gli alleati asiatici in vista del faccia a faccia con la Repubblica Popolare. Blinken, al suo primo viaggio diplomatico da segretario di Stato, ha chiarito che lo scopo della riunione asiatica sarà mettere nero su bianco le principali preoccupazioni americane. Una su tutte l’invasione cinese di Taiwan che, secondo i vertici militari dell’isola, potrebbe avvenire entro il 2027.

Che cos’è il QUAD?

Il Quadrilateral Security Dialogue, noto con la sigla ‘Quad’, è un forum strategico informale istituito nel 2007 per volontà dell’allora primo ministro giapponese Shinzo Abe. L’accordo, diplomatico e militare, ha come funzione primaria il contenimento dell’espansione cinese nella regione dell’Asia-Pacifico attraverso cooperazione interstatale ed esercitazioni militari congiunte.

 

Nelle intenzioni di Shinzo Abe il ‘Quad’ avrebbe dovuto costituire un “arco di democrazia asiatico”.

L’evoluzione di questa intesa è stata sin da subito fortemente influenzata dall’interferenza della Cina. Già nel 2008 il dialogo tra gli aderenti subì una battuta d’arresto con il ritiro dell’Australia. Allontanamento causato dalle forti pressioni economiche esercitate da Pechino su Canberra: la Repubblica Popolare Cinese è tuttora il primo partner commerciale dell’Australia. Le attività del Quad sono riprese nel 2017 con l’insediamento di Donald Trump negli Usa e del Partito Liberale in Australia, che hanno portato ad un rapido deterioramento dei rapporti con la Cina.

Nicola Bracci

Ha 25 anni. È nato e cresciuto a Pesaro e si è poi trasferito a Milano. Legge e scrive di tematiche sociali e geopolitica per interesse, di sport per passione. Ora al quotidiano Domani.

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