Stati Uniti, l’era Biden è cominciata: firmati i primi provvedimenti

Lo aveva ripetuto più volte Joe Biden nelle scorse settimane: «Dobbiamo metterci subito al lavoro. Non c’è tempo da perdere». E così è stato. Nel suo primo giorno alla Casa Bianca, il neo-presidente degli Stati Uniti ha firmato diciassette ordini esecutivi, che – dal clima all’immigrazione, passando per la pandemia – già testimoniano una drastica inversione di tendenza rispetto alle politiche del suo predecessore, Donald Trump. Subito dopo il giuramento Biden ha twittato dall’account @POTUS, annunciando misure per il lavoro e per le famiglie americane.

Pandemia

Per quanto riguarda la gestione della pandemia, Biden ha creato il ruolo di Coordinatore della risposta al Covid-19, che è stato affidato al funzionario Jeffrey Zients. Sul fronte internazionale, il neo-presidente ha anche annullato il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e ha scelto il medico Anthony Fauci come capo della delegazione nazionale.

Non è arrivato invece l’obbligo di indossare la mascherina su tutto il territorio nazionale. Una misura che, secondo molti esperti, rischiava di essere dichiarata incostituzionale. Al suo posto, Biden ha optato per un altro ordine esecutivo, che impone le norme di distanziamento sociale e l’obbligo di indossare la mascherina solo sulle proprietà federali e durante i viaggi su treni e aerei.

Immigrazione

Un altro ambito in cui si prevede un’importante inversione di rotta riguarda le politiche sull’immigrazione. Biden ha rafforzato il DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), un programma che ad oggi protegge dalla deportazione almeno 700mila immigrati irregolari arrivati negli States da bambini (i cosiddetti dreamers). Nel 2017, Trump aveva ordinato la fine del programma di protezione, ma lo scorso anno la Corte Suprema ha deciso di sospendere il suo provvedimento.

Con un altro ordine esecutivo, Biden ha cancellato anche il cosiddetto Muslim ban, che limitava la concessione di visti per l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di alcuni paesi africani a maggioranza musulmana. Infine, Biden ha ordinato lo stop ai lavori per la costruzione del muro al confine con il Messico, che era stato uno dei cavalli di battagli di Trump nella campagna elettorale del 2016.

Clima

Sempre sul fronte internazionale, Biden ha annunciato il reinserimento degli Stati Uniti nell’accordo sul clima di Parigi, che ad oggi rappresenta il documento più ambizioso per il contrasto al riscaldamento globale. Un altro ordine esecutivo è stato usato per fermare i lavori dell’oleodotto Keystone XL, che avrebbe dovuto attraversare Montana, Nebraska e South Dakota e che era stato contestato a più riprese da organizzazioni ambientaliste e cittadini. L’opera si trova da decenni anche al centro di una feroce contesa politica. Nel 2015, Obama esercitò il suo potere di veto per bloccare l’autorizzazione del congresso a procedere con la costruzione dell’oleodotto. Due anni più tardi, nelle prime settimane di presidenza, Trump firmò un ordine esecutivo per far ripartire i lavori.

Diritti civili

Sul fronte delle questioni etniche e di uguaglianza, Biden ha richiesto la creazione di un’agenzia che si occupi di combattere il razzismo all’interno delle istituzioni. È stata rafforzata, inoltre, una legge degli anni Sessanta che vieta al governo federale la discriminazione sulla base dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.

Economia

Per quanto riguarda l’economia, Biden ha prolungato lo moratoria sugli sfratti e sui pagamenti dei tassi di interessi per i prestiti degli studenti universitari. La decisione ha suscitato qualche prima polemica da parte dell’ala progressista del partito democratico, che nelle scorse settimane aveva spinto per una soluzione più drastica, come la cancellazione di tutti i debiti sotto i 50mila dollari.

Gianluca Brambilla

Sono nato e cresciuto nell'hinterland di Milano, ma la passione per il giornalismo viene dagli Stati Uniti. Laureato in Comunicazione Media e Pubblicità all'Università IULM, collaboro con "Il Giorno" e sono giornalista praticante per MasterX. Seguo con molto interesse la politica americana, le questioni ambientali e il mondo dei media, ma cerco di stare al passo un po' su tutto.

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