Benzinai: via allo sciopero, chiusi anche i self

A partire dalle ore 19:00 del 24 gennaio (dalle 22:00 sulla rete autostradale) e fino alle 19:00 del 26 gennaio, inizia lo sciopero generale dei gestori delle pompe di benzina. I tentativi di trattativa del governo delle scorse settimane sono solo riusciti ad accorciare la durata complessiva dello sciopero.

 

I motivi della protesta

«Il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di “trasparenza” e “zone d’ombra” solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che non esistono». Si sono espresse così le associazioni dei gestori, dopo un dialogo di diverse settimane incentrato sulle accuse di speculazione.

Nelle stazioni di servizio due volantini spiegheranno il perché della chiusura: «Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria e gli inefficaci provvedimenti del governo che continuano a penalizzare solo i gestori senza tutelare i consumatori. Per scongiurare nuovi aumenti del prezzo dei carburanti». Le politiche di prezzo al pubblico, si leggerà: «Non sono imputabili ai gestori, il cui margine medio di guadagno (3,5 cent/litro) rimane invariato a prescindere dal prezzo finale al consumatore».

Non tutti i distributori comunque chiuderanno, come è possibile vedere da questo utile elenco.

 

Tra sostenitori e linea dura

L’opinione pubblica è divisa sulle ragioni dello sciopero, e su Twitter spopolano le opinioni più disparate: dalle accuse di speculazione, coi prezzi che decollano a poche ore dallo sciopero, alla difesa dei benzinai come categoria troppo vessata. Per esempio Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale, è tra i sostenitori della categoria dei benzinai.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni da Algeri è stata inamovibile: «Il provvedimento è giusto, non si torna indietro. Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai ma per riconoscere il valore dei tanti onesti. Poi la media del prezzo non diceva che fossero alle stelle. Sono state molto poche le speculazioni. Ma non potevamo tornare indietro su provvedimento che è giusto, pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro».

 

Ivan Torneo

Giornalista praticante. Siciliano trapiantato a Milano. Motivato, eclettico, curioso. Laurea Magistrale in Scienze Cognitive e Teorie della Comunicazione. Il mio obiettivo è il giornalismo televisivo, la mia motivazione incrollabile.

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