Esulta il Barcellona. Il CDS (Consiglio Superiore dello Sport) ha accolto il ricorso del club catalano concedendo la misura provvisoria, in maniera cautelare, a Dani Olmo e Pau Victor. I due attaccanti saranno già a disposizione di Ansi Flick per la finale di Supercoppa spagnola che si disputerà domenica 20 gennaio alle 20.00 contro la vincente della semifinale tra Real Madrid e Mallorca.
Una telenovela
Sembravano non esserci più speranze per il Barcellona, dopo che il 27 di dicembre il tribunale commerciale n°10 aveva negato la possibilità al club di tesserare gli acquisti di punta della sessione di mercato estiva. La decisione del CDS consente quindi provvisoriamente di tesserare Dani Olmo e Pau Victor, il tutto fino a quando non verrà discusso il ricorso presentato dal presidente Laporta e soci. La clemenza in questo caso è arrivata in considerazione del fatto che il mancato tesseramento sarebbe stato un grave danno d’immagine ed economico per il club, ma anche ai giocatori, che si sarebbero ritrovati impossibilitati a svolgere una prestazione per la quale era stato stipulato un regolare contratto ad inizio stagione.
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¡Cautelarísima para Dani Olmo y Pau Víctor!https://t.co/EvQSsJ9tpQ
— MARCA (@marca) January 8, 2025
Olmo e Victor erano comunque partiti con la spedizione blaugrana per l’Arabia Saudita, e grazie al provvedimento temporaneo potranno essere utilizzati da subito in tutte le competizioni. Il comunicato del CDS era arrivato alle 18:45 di questo mercoledì, poco prima della partita contro l’Athletic Club, ma non erano stati impiegati perché non inseriti nella lista dei convocati dal tecnico tedesco Flick.
«Il CDS ha approvato la misura cautelare urgente richiesta dal Barcellona e dai giocatori Dani Olmo e Pau Víctor. Tale misura, che ha carattere provvisorio, fino a quando il ricorso presentato dal club e dai suddetti calciatori non sarà definitivamente risolto, sospende la decisione della Commissione di Monitoraggio dell’Accordo di Coordinamento RFEF-LaLiga, del 4 gennaio 2025, sull’annullamento delle licenze sportive dei suddetti giocatori», si legge nella nota diffusa dal CDS in seguito alla decisione presa sul caso Olmo – Pau Victor.
Le posizione dei Club
Nei mesi precedenti i club spagnoli avevano esercitato forti pressioni sul presidente de La Liga Javier Tebas. La volontà delle squadre era quella di negare il via libera ai giocatori del Barça per disputare le partite della seconda parte di stagione, e di confermare quindi la misura che impediva l’impiego dei due attaccanti anche in campionato. Il timore, rivelatosi fondato, era che il tribunale e gli organi della giustizia sportiva si piegassero ad un atteggiamento più permissivo nei confronti del Barcellona, cosa mai successa con altri in precedenza.
Nonostante spesso ci siano stati attriti tra i due club, il Real Madrid non ha preso una posizione decisa sulla situazione. Ѐ uno sviluppo sorprendente ma in linea con le parole del presidente del Real Florentino Peréz, che null’ultima assemblea dei soci si è espresso così: «Il Barcellona deve operare in pace: sono nostri partner, non rivali», ha affermato. Anche l’allenatore dei blancos Carlo Ancelotti era stato interrogato in merito alla questione ad inizio gennaio, e ha risposto su come non avesse i dettagli necessari per potersi esprimere a riguardo.
Le dichiarazioni de LaLiga
Sia la RFEF che LaLiga hanno però confermato le decisioni prese in precedenza e si sono detti contrari alle decisioni prese dal CDS, in quanto «in quanto in contrasto con le misure prese dagli organi preposti». Secondo il regolamento attuale, un giocatore che ha perso il suo status di tesserato per motivi di fair play non può essere nuovamente iscritto per la stagione in corso. Il presidente de LaLiga Javier Tebas Medrano si è espresso duramente nei confronti del Barcellona e della condotta essenzialmente d’appoggio del Real Madrid al club catalano. Sul proprio profilo social Tebas ha definito il caso una “tragicomica”, accusando il CDS di aver intenzionalmente omesso i criteri che riguardano i criteri del fair play a cui i club devono attenersi.
Capítulo 1 de esta tragicomedia
Muchas cosas sorprenden de la reciente medida cautelar:
1. Celeridad del proceso: Una rapidez inusual que no dio lugar a vista ni a LaLiga ni a la RFEF.
2. Olvido de resoluciones anteriores: Ignorar decisiones previas tanto del CSD como de los…
— Javier Tebas Medrano (@Tebasjavier) January 9, 2025
¿Mes que una tienda?
Quando Joan Laporta ha preso la guida del club catalano il 15 giugno 2023, il Barcellona non stava passando un momento tranquillo, soprattutto dal punto di vista finanziario. A partire dal 2018 il club ha accumulato un debito (colegamento interno) di 200 milioni di euro all’anno, e ha raggiunto il picco di 1,3 miliardi nel 2023.
Per quanto riguarda il mercato e il fair play finanziario in Liga vige la one-to-one-rule, in sostanza quello che guadagni puoi spendere. Per sopperire a questa regola, il Barça ha stipulato un contratto con Spotify, anche per i diritti di denominazione del Nuovo Camp Nou, dal valore complessivo di 435 milioni di euro e ha ceduto una percentuale derivante dai ricavi dei diritti televisivi a Sixth Street, per un valore di 600 milioni. La vendita della metà delle quote di BLM (Barça Licensing & Merchandise), società creata per gestire le licenze legate al marchio del Futbol Club Barcelona, ha coperto il restante debito.
Per garantirsi la possibilità di partecipare alle ultime sessioni di mercato il Barcellona ha intrapreso delle iniziative abbastanza particolari, molto discusse tra i tifosi più affezionati. Per poter pagare il cartellino da 55 milioni di euro di Dani Olmo, e portarlo da Lipsia alla Catalogna, il Barça ha messo in vendita il diritto di accesso ai palchi VIP del suo prossimo stadio per 10 o 20 anni. La società è riuscita a vendere i biglietti a un fondo del Qatar per una cifra pari a 120 milioni di euro, ma l’obbiettivo è quello di riuscire ad incassarne un totale di 200 milioni.
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Le ultime iniziative del club
La società sta cerando di macinare in tutti i modi introiti facendo leva sulla passione dei tifosi. Il club a dicembre ha deciso di mettere in vendita una serie limitata di 1899 tatuaggi dal nome “Barça per sempre”, operazione che ha portato nelle casse blaugrana poco più di 2 milioni di euro. L’ultima trovata, secondo il Mundo Deportivo, invece è la vendita di alcuni oggetti legati alla storia del club con basi d’asta da capogiro, tra cui gli armadietti della MSN (Messi, Neymar e Suarez). L’armadietto del fuoriclasse di Rosario sarà battuto all’asta con un prezzo base fissato a 350 mila euro, mentre le foto del Barcellona campione d’Europa che hanno decorato l’ingresso del tunnel del Camp Nou saranno battute a partire una base di 1000 euro.
A cura di Roberto Manella