Il 30 aprile 2024, alla vigilia del 30º anniversario dalla morte di Ayrton Senna, il colosso dello streaming Netflix ha annunciato la miniserie che ricostruisce la storia personale e sportiva del pilota brasiliano. Il tempismo nell’annuncio, però, ha suscitato molte polemiche sui social.
La produzione Netflix di Fabiano e Caio Gullane, con la regia di Vicente Amorim e Júlia Rezende, sarà disponibile entro la fine dell’anno e si articolerà in sei episodi. Partendo dal trasferimento in Inghilterra, Senna ripercorrerà trionfi e delusioni del tre volte campione del mondo di Formula 1 – interpretato da Gabriel Leone – fino al tragico incidente di Imola. Il teaser della miniserie è stato condiviso sui social della piattaforma streaming martedì 30 aprile, giornata in cui si commemorava la morte di un altro pilota, Roland Ratzensberger.
L’annuncio ha scatenato l’ira degli utenti, che ritengono Netflix non abbia portato rispetto all’austriaco. Tanti i commenti che puntualizzano come il giorno scelto sia stata un’uscita infelice, dato che «non esistono persone di serie A e di serie B».
La ricostruzione dell’incidente
1º maggio 1994, GP di San Marino, Senna conquista la sua terza pole consecutiva e parte subito in testa. Un grave incidente tra Letho e Lamy obbliga l’ingresso della safety car, che rimane in pista fino al quinto giro. Alla ripartenza, Senna allunga su Schumacher, arrivando alla curva del Tamburello a circa 306 km/h. Sono le 14:17 quando la Williams del brasiliano impatta le barriere e causa un cedimento del piantone dello sterzo. Muore alle 18:40 dello stesso giorno, dopo svariati tentativi di rianimazione in pista e all’ospedale di Bologna.
Minuto di silenzio a Imola
Il 1° maggio a Imola si è svolta una cerimonia in memoria di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger. L’evento è iniziato con un minuto di silenzio alle 14:17, l’orario esatto in cui, trent’anni prima, Ayrton Senna rimase coinvolto nell’incidente. Il sindaco di Imola, Marco Panieri, ha aperto le commemorazioni dal palco allestito proprio nel luogo dell’incidente.
Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha preso la parola per sottolineare i valori di pace e solidarietà rappresentati dai due piloti e più in generale dallo sport, auspicando che tali principi possano influenzare anche le decisioni politiche attuali, specialmente in relazione al conflitto israelo-palestinese. Tajani ha espressamente chiamato a un cessate il fuoco per facilitare l’arrivo di aiuti ai palestinesi e ha manifestato la speranza per la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas.
Hanno seguito gli interventi del Ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, e del Ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg. Tra i presenti sul palco anche Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della Ricerca, Stefano Domenicali, Amministratore Delegato e presidente della F1, Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola, e Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna. Degna di nota, inoltre, la presenza dei parenti dei due piloti, il nipote di Ayrton Senna Bruno Senna e il padre di Roland Ratzenberger.