Autonomia differenziata, la Cassazione dà il via libera al referendum

La Cassazione ha dato l’ok al referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. Torna tutto nelle mani della Corte Costituzionale. Infatti, la Cassazione si è pronunciata dopo la Consulta che aveva identificato come illegittime alcune ordinanze del testo legislativo. È stato quindi fondamentale l’intervento di quest’ultima, che rende legittimo il referendum per l’abrogazione. Cade definitivamente la possibilità di un’abrogazione parziale, ipotesi che era stata presa in considerazione nelle scorse settimane.

L’ordinanza

Giovedì 12 dicembre è stata firmata un’ordinanza di circa 30 pagine per l’abrogazione totale della legge Calderoli dall’Ufficio Centrale per il Referendum della Corte di Cassazione. È un momento importante perché da oggi il referendum contro la legge sarà possibile. Ma è anche uno smacco alla maggioranza, visto che dopo la decisione della Corte Costituzionale il governo sosteneva che la consultazione non fosse più necessaria.

Senza la demolizione di ampie parti del decreto legge effettuata dalla Consulta, la possibilità di un referendum popolare per l’abrogazione sarebbe stato impensabile. Il via libera della Cassazione fa cadere anche il quesito sull’abrogazione parziale della legge, che era stato proposto da cinque Consigli Regionali (Campania, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Puglia), tutti a maggioranza sinistra.

Il verdetto finale torna nelle mani della Corte Costituzionale, che si esprimerà sull’ammissibilità del quesito. Significa che la Consulta dovrà dire se il referendum si possa mettere in atto o meno. Perché l’articolo 75 della Costituzione vieta il referendum sulle leggi tributarie e di bilancio e, infatti, la legge Calderoli riscrive anche la ripartizione dei tributi tra Stato e Regioni.

I commenti dell’opposizione

«Adesso la Cassazione smentisce le affermazioni emerse dal centrodestra e stabilisce che è pienamente legittimata la richiesta di abrogare totalmente l’Autonomia differenziata», così i rappresentati del Movimento 5 Stelle in una nota congiunta alla Commissione Affari Costituzionali di Camera e Senato. Riccardo Magi, il segretario di +Europa, ha invece detto che «ci aspetta una splendida primavera referendaria».

Francesca Neri

Laurea triennale in Storia Contemporanea all'Università di Bologna. Laurea Magistrale in Scienze Storiche e Orientalistiche all'Università di Bologna, con Master di I Livello in African Studies all'Università Dalarna.

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