Il presidente della Repubblica Austriaca Alexander Van der Bellen ha acconsentito alle dimissioni dei ministri del partito Fpoe a seguito di un colloquio con il cancelliere federale austriaco Sebastian Kurz.
Il terremoto politico era stato innescato dallo scandalo rinominato “Ibiza-Gate”, nato con la pubblicazione di un video in cui l’ex cancelliere Heinz-Christian Strache prometteva appalti pubblici in cambio di finanziamenti per la sua campagna elettorale e si intratteneva con una misteriosa ereditiera russa in una villa a Ibiza.
Con il terzo colloquio tra Capo dello Stato e Capo del Governo si è arrivati al passaggio cruciale. Van der Bellen ha infatti dato il via libera alle dimissioni dei ministri sovranisti e all’istituzione di un governo tecnico, che traghetterà l’Austria verso le elezioni anticipate.
Tra i membri che lasceranno l’esecutivo figura anche il controverso ministro dell’Interno Herbert Kickl, la cui destituzione era stata richiesta da Kurz e aveva suscitato l’ondata di addii. L’unica a mantenere la sua posizione sarà Karin Kneissel, attuale ministro degli Esteri, che nonostante sia stata nomina da parte del Fpoe appartiene a una lista indipendente.
Van der Bellen ha sposato la linea presentatagli da Kurz e delegato al cancelliere la responsabilità di scegliere i nuovi incaricati, per rimpiazzare i ministri uscenti con un gruppo di esperti. «Il governo di transizione deve durare fino alle elezioni anticipate», ha dichiarato il presidente, che a più riprese si è appellato al «senso di responsabilità» e alla disponibilità al «compromesso» di tutti i partiti.
Sull’attuale cancelliere, al momento, pende la minaccia di una mozione di sfiducia che potrebbe essere presentata nella giornata di lunedì prossimo e rischierebbe di costargli il posto. Se ultradestra e socialdemocratici dovessero votare contro di lui, il giovane cancelliere rischierebbe di non sopravvivere alla mozione: i sondaggi hanno registrato un aumento di consensi verso il partito Oevp, di cui Kurz è leader, ma il 38% non gli sarebbe sufficiente a mantenere il posto.
«Sarebbe ingenuo da parte di Kurz presumere che noi non contrapporremo la sfiducia al cancelliere dopo che lui ha mostrato tanta sfiducia nei nostri confronti», ha dichiarato il ministro uscente Kickl. Sarebbe la prima volta in assoluto che un cancelliere viene destituito.