Il Netflix dei giornali: questa la nuova idea targata Apple, che vorrebbe lanciare un servizio in abbonamento in cui, al costo di 10 dollari, gli utenti avrebbero libero accesso a decine di testate. Il servizio, secondo BuzzFeed, dovrebbe essere lanciato il 25 marzo, ma non ci sono state ancora conferme ufficiali da parte dell’azienda di Cupertino.
Il modello sul quale basare il servizio sarebbe quello di Texture (acquistata dalla Mela lo scorso marzo) che fornisce un abbonamento a più di 200 riviste. L’applicazione include alcuni tra i più prestigiosi magazine del pianeta, ma si concentra solamente su settimanali e mensili, andando ad escludere i quotidiani.
Eddy Cue, il responsabile dei contenuti Apple, avrebbe quindi aperto una trattativa con i maggiori quotidiani statunitensi, che però non sembrerebbero convinti dell’iniziativa. Secondo il Wall Street Journal, il New York Times e il Washington Post sarebbero a capo di un gruppo di editori contrari alla proposta della Mela. L’Apple sarebbe infatti colpevole di avanzare pretese eccessive: il 50% degli introiti derivanti dagli abbonamenti. Il resto verrebbe invece redistribuito tra i giornali in base al numero di articoli letti. Tale accordo non sarebbe sostenibile per quotidiani come il New Tork Times ed il Washington Post, che senza intermediazione, incassano di più. I due giornali infatti hanno puntato molto sugli abbonamenti digitali, che stanno riscuotendo un discreto successo. D’altro canto la nuova piattaforma potrebbe aprire le porte agli editori al vasto pubblico della Apple, motivo per cui le trattative sono ancora in corso.
Un altro aspetto che non convince gli editori riguarda il trattamento dei dati degli utenti. La Apple, in accordo con la politica sulla privacy applicata sull’App Store, non sarebbe disposta a fornire le informazioni degli utenti agli editori. I dati degli abbonati sono però una risorsa importante per le testate giornalistiche, interessati a capire le caratteristiche dei lettori e a fornire direttamente i servizi.
La piattaforma sarebbe quindi un’evoluzione di Apple News ed inizialmente sarebbe disponibile solamente negli Stati Uniti. In questo modo l’azienda di Cupertino vorrebbe cercare di rimediare alla riduzione degli utili dell’ultimo trimestre del 2018, a cui il CEO Tim Cook aveva intenzione di rimediare proprio espandendo i servizi in abbonamento Apple.