Anche i dinosauri sono opere d’arte (e costano parecchio)

Milano fa un balzo indietro di 70mila anni e torna nel Mesozoico. La casa d’aste Cambi, infatti, mette all’asta lo scheletro di un dinosauro. Si chiama Henry ed è un raro esemplare di Hypacrosaurus. Andrà al migliore offerente: la base d’asta parte da 250-280mila euro.

«Vicino alla lucertola più alta»
La ricostruzione di un Hypacrosaurus

L’Hypacrosaurus è una specie erbivora vissuta nel Cretaceo superiore. Appartiene alla famiglia degli adrosauridi, i dinosauri detti «dal becco d’anatra» per il caratteristico muso schiacciato. Il nome scientifico, però, non ha nulla a che fare con le anatre. Anzi, deriva dal greco hypo (meno) e akros (alto), e vuol dire «vicino alla lucertola più alta»: il Tyrannosaurus, suo nemico giurato.

L’Hypacrosaurus, infatti, era poco più basso del T-Rex e da adulto non superava i nove metri di lunghezza. È famoso per la piccola vela posta sopra la schiena e per la cresta – alta, arrotondata e vuota all’interno – presente sul capo. Senza dimenticare la coda: lunga e pesante com’era, lo spingeva a camminare sulle quattro zampe e ad alzarsi su due solo per cibarsi. Non lo frenava però nella corsa: la rapidità, all’opposto, era la sua unica arma contro i predatori.

Ma parlando di Henry, il suo materiale osseo è stato ritrovato – tutto in un unico strato – dai nativi della Blackfeet Indian Reservation, un sito archeologico considerato la Ercolano degli Hypacrosaurus. Proviene quindi dagli Stati Uniti e si tratta di un giovane esemplare. È lungo d’altronde solo quattro metri, una misura che ha spinto gli scienziati a non attribuirgli più di 5 anni.

La Blackfeet Indian Reservation
Una vera e propria opera d’arte

La giovane età non ha impedito a Henry di essere considerato un’opera d’arte: il suo scheletro, infatti, è stato inserito dalla casa d’aste nella pagina della sessione “Arte Moderna e Contemporanea”. Adesso andrà al migliore offerente. Non per forza un museo, perché intorno alle ossa dei dinosauri è sorta una nuova – e costosissima – forma di collezionismo privato.

Lo scheletro del T-Rex venduto per 31.8 milioni di dollari

Henry, infatti, non è il primo esemplare messo in vendita da Cambi, che nel febbraio 2020 era riuscita a battere un raro Othnielosaurus per 300mila euro. Una somma cospicua, che tuttavia è ben lontana dal primato mondiale. Lo detiene un T-Rex lungo ben 12 metri, venduto nell’ottobre 2020 a New York per la «modica» cifra di 31.8 milioni di dollari. Tanto quanto un Monet o un’opera di Picasso.

Luca Carrello

Aspirante giornalista, laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Pavia. La mia passione: la politica. Adoro leggere (prediligo i grandi classici) e amo il mondo dello sport. Mi trovate spesso sui social.

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