A 20 anni dalla presa del potere, il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika rassegnerà le sue dimissioni. Ad annunciarlo un comunicato ufficiale che afferma il ritiro dalle scene del politico «prima del 28 aprile prossimo», data della fine ufficiale del suo mandato. Tuttavia, il presidente ha dichiarato che prenderà «importanti misure per assicurare la continuità del funzionamento delle istituzioni dello Stato durante il periodo di transizione», periodo che «si aprirà nella data in cui deciderà le proprie dimissioni».
L’annuncio è arrivato quaranta giorni dopo le manifestazioni di piazza con cortei che arrivavano anche a centinaia di migliaia di persone il venerdì ad Algeri. In un primo momento le proteste erano mirate a impedire la quinta candidatura consecutiva del presidente – ormai 82enne – costretto su una sedia a rotelle dopo essere stato vittima di un ictus nel 2013. Dopo essere stata accontentata, la piazza ha chiesto le dimissioni dell’ex presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu. Nell’ultimo periodo il potere di Bouteflika si era inesorabilmente sgretolato, fino alla richiesta della sua deposizione anche da parte dei vertici militari che fino a quel momento lo avevano appoggiato.
Il successore del capo dello Stato, in un paese in cui il 70 per cento della popolazione ha meno di 30 anni, sarà Abdelkader Bensalah – che di anni ne ha 77 -. Bensalah dal 2002 ricopre la carica di presidente del Consiglio della Nazione, la camera alta del Parlamento. Questo ruolo gli impone di succedere al presidente in caso di morte o dimissioni di quest’ultimo. Abdelkader Bensalah dovrà gestire il nuovo governo nominato, lunedì primo aprile, da Bouteflika, il quale rimarrà all’esecutivo con il ruolo di ministro della Difesa.