Algarve, la più grave siccità di sempre

Siccità in Algarve

La siccità sta mettendo in ginocchio il territorio dell’Algarve è la peggiore mai registrata. Il piano di emergenza prevede tagli dell’acqua che colpiranno principalmente agricoltura e del turismo.

La storica siccità dell’Algarve

La regione dell’Algarve, come gran parte del territorio portoghese, non è nuova a gravi situazioni di siccità. A partire dal 2000 sono 11 gli anni in cui sono state registrate sul territorio portoghese precipitazioni inferiori alla media. Particolarmente grave fu la situazione del 2005 dove a giugno il 68% del territorio si trovava in uno stato di estrema e grave siccità, con le precipitazioni annuali che hanno raggiunto il valore più basso della lunga serie che l’IPMA (Istituto Portoghese del Mare e dell’Atmosfera) mette a disposizione.

Le coste rocciose dell'Algarve
Le coste rocciose dell’Algarve

Nel corso di quest’anno la situazione in Algarve non sembra avere precedenti, con una siccità che sta mettendo in ginocchio l’intera regione. I sei serbatoi dell’Algarve sono al 25% della loro capacità, 20 punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un totale di 90 ettometri cubi di acqua in meno. «La situazione è molto preoccupante. Siamo vicini a una situazione catastrofica e dobbiamo iniziare a risparmiare seriamente l’acqua», ha dichiarato il presidente della Comunità Intercomunale dell’Algarve (AMAL), António Miguel Pina.

I risultati della siccità a Cabo de Sao Vicente
I risultati della siccità a Cabo de Sao Vicente

Sul tema è intervenuta anche José Pimenta Machado, vicepresidente dell’APA (Agenzia portoghese per l’ambiente): «Stiamo attraversando la peggiore siccità di sempre, con i livelli delle riserve in bacino al minimo. La stessa cosa vale per le acque sotterranee».

Il piano di emergenza

Al fine di garantire alla regione il fabbisogno idrico necessario fino a fine anno l’Agenzia portoghese per l’ambiente proporrà delle regole per ridurre il consumo di acqua in Algarve del 70% per il settore agricolo e del 15% per i consumatori urbani. Tale piano di emergenza impatterà due settori cruciali per il territorio dell’Algarve: l’agricoltura e il turismo. Sono in particolare gli agricoltori ad essere preoccupati per il forte taglio delle risorse idriche che colpirà in particolare le colture di olivi, tipiche del territorio, e le colture intensive e permanenti di frutti rossi e avocado, cresciute molto negli ultimi anni sia per esportazione che per consumi interni.

Alcuni ulivi dell'Algarve
Alcuni ulivi dell’Algarve

La vicepresidente dell’APA Machado ha inoltre specificato di stare elaborando un piano di “valutazione continua”, ascoltando i settori dell’agricoltura, urbano e turistico. Con loro andranno definite le azioni da intraprendere, cercando di “definire i tagli dell’acqua, sia per il settore del turismo che per l’agricoltura”. Secondo quanto dichiarato da Machado il piano sarà presentato a breve e avrà l’obbiettivo principale di garantire il fabbisogno d’acqua necessario alla popolazione.

Alcune delle misure previste per combattere la siccità nella regione riguardano inoltre la possibilità di rendere potabile l’acqua del mare attraverso il primo grande impianto di desalinizzazione per la zona di Albufeira, con una capacità di 16 milioni di metri cubi. José Pimenta Machado ha infine rivolto un appello ai cittadini affinché risparmino acqua, in particolare nella regione dell’Algarve. Bastano “piccoli gesti”, che consentano una gestione “più parsimoniosa” di questa risorsa.

 

A cura di Riccardo Rimondini

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