La compagnia irlandese Ryanair ha smentito le indiscrezioni che la davano come possibile acquirente di Air Italy. Lo ha ribadito il Chief commercial officer di Ryanair David O’Brien: «Abbiamo visto e sentito alcune notizie. Chiariamo subito: non c’è nessun interesse di Ryanair a comprare Air Italy».
Il vettore low-cost ha scelto da tempo una strategia di crescita per linee esterne: il gruppo infatti comprende, oltre che Ryanair, la Lauda Motion, la Malta Air e la compagnia polacca Buzz. La società irlandese è in trattativa con l’aeroporto di Olbia per alcuni slot, ma non è intenzionata a rilevare Air Italy.
Secondo i dirigenti della compagnia di Dublino non vi è correlazione fra l’indirizzo strategico di Ryanair e la crisi di Air Italy, bensì l’interessamento sarebbe dovuto a una crescita esponenziale della società sulle rotte italiane: «Noi cresciamo sempre in Italia: quest’anno ci sarà un aumento fra il 3 e il 4% a fronte di una media europeo di meno dell’1%. È più l’Italia che approfitta di noi», ha commentato O’Brien.
Le difficoltà di Air Italy sono certificate dal suo quadro economico: le perdite attese per il bilancio 2019 ammonterebbero a 230 milioni di euro e il rosso sarebbe pari al 79% del fatturato. Nel bilancio 2018 è stata registrata una perdita di 164 milioni di euro (fonte Sole 24 Ore). Come se non bastasse, la vicenda Air Italy mostra molti parallelismi con il caso AlItalia, la compagnia di bandiera che ha trovato più volte il sostegno del governo nazionale.
Il 21 novembre 2019 il Presidente del consiglio dei Ministri Giuseppe Conte assicurava per AlItalia «l’impegno del governo nella ricerca di una soluzione industriale non provvisoria». Nella serata del 12 febbraio, il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha confermato il lavoro del governo nel «prolungare il più possibile l’attività di Air Italy». Attualmente l’esecutivo è alla ricerca di una soluzione alternativa alla gestione della liquidazione del vettore, decisa dai soci Qatar Airways e Aga Khan.