L’AI trionfa ai Sony World Photography Awards

Una immagine prodotta da una AI generativa ha vinto un concorso di fotografia. Si tratta di Pseudomnesia – The electrician ed è stata creata dal tedesco Boris Eldagsen. Il riconoscimento dei Sony World Photography Awards, uno dei più importanti premi annuali, ha dichiarato l’opera vincitrice nella categoria Creatività della sezione Open. Non è la prima volta che accade. Già lo scorso agosto una foto generata artificialmente si è aggiudicata la Colorado State Fair.

L’INTENTO DI ELDAGSEN

La ‘foto’ è in bianco e nero, quasi di quel colore seppia caratteristico degli scatti anni ’40. Si vedono due donne. La seconda, che sembra più anziana, sta poggiando le mani sulle spalle della prima. Eldagsen ha generato l’opera tramite Stable Diffusion, una delle AI più avanzate. Come funziona? Nel modo più banale (e forse inquietante): basta un breve comando scritto da un essere umano.

Alt L'opera Pseudomnesia – The electrician, vincitrice dei SWPA
L’opera Pseudomnesia – The electrician, vincitrice dei SWPA

Il fotografo tedesco ha rifiutato il premio, pur definendo quel conferimento «un momento storico». Sul suo blog, Eldagsen ha svelato l’intento di questo esperimento. Un tentativo di scuotere l’opinione pubblica e «accelerare il dibattito» riguardo ai progressi fulminei dell’intelligenze artificiali.

«Ho partecipato alla competizione con un intento quasi malizioso. Volevo scoprire se erano pronti per le immagini generate dalle AI… non lo sono ancora». Fotografo da più di trent’anni, il tedesco ha deciso di concentrare i suoi sforzi negli ultimi anni proprio nel campo delle intelligenze artificiali. E la sorgente di questo tentativo è stata una sensazione strana, «come se ci fosse qualcosa che non andava».

«Queste immagini e le fotografie non dovrebbero competere l’una contro l’altra in un premio come questo», sostiene Eldagsen. «Sono entità completamente diverse: la AI non è fotografia. Ed è per questo che non posso accettare questo premio». Il proclama si chiude con un appello ai Sony World Photography Awards. «Se non sapete cosa fare con i soldi del premio, donatelo al festival della fotografia di Odessa, in Ucraina».

LO SCONTRO CON GLI ORGANIZZATORI

Gli organizzatori del premio, contattati dalla BBC, hanno sostenuto di essere a conoscenza della fattura artificiale di Pseudomnesia. Cosa che Eldagsen ha negato categoricamente. Per di più, il fotografo tedesco ha criticato duramente i Sony World Photography Awards per non aver colto lo spunto di discussione da lui lanciato. Anzi, scrive: «Siete usciti dal silenzio solo quando una comunità fotografica internazionale ha parlato del problema sui social e il Times e la BBC si sono interessati alla questione».

L’accusa lanciata tramite il suo blog non si ferma qui. «Avevate tante buone opzioni, ma non ne avete attuata nemmeno una. Vi siete chiusi in un silenzio totale. Quindi smettetela di dire che siete interessati ad una più approfondita discussione. Non è vero». Gli organizzatori dei SWPA hanno fatto sapere di aver «sospeso ogni attività con Boris Eldagsen, rimuovendolo dalla competizione».

Dalle foto di papa Francesco con un piumino bianco sgargiante all’arresto di Trump, circondato da agenti di polizia.

Le immagini generate dall’intelligenza artificiale sono il fenomeno del momento. Ma si tratta solamente della punta dell’iceberg. E con artificiale e reale che sembrano destinate ad incontrarsi in breve tempo, sorge spontanea una domanda: riusciremo a distinguere la realtà dalla finzione?

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