Sono stati arrestati Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, e Vincenzo Nardulli, esponente di spicco di Avanguardia Nazionale. Sarebbero ritenuti tra i responsabili dell’aggressione avvenuta al cimitero del Verano lo scorso 7 gennaio ad un cronista e a un fotografo dell’Espresso. I due stavano documentando la celebrazione per l’anniversario dei morti di Acca Larentia.
Ad occuparsi delle indagini, la Digos di Roma. Secondo quanto accertato, le due vittime sarebbero state accerchiate, aggredite e minacciate di morte. Castellino e Nardulli si trovano ora ai domiciliari. Ai due sono contestati i reati di rapina e lesione aggravata. Alla commemorazione della strage di Acca Larentia, avevano partecipato circa 60 persone tra militanti avanguardisti e quelli di Forza Nuova. Secondo quanto ricostruito dal pm Eugenio Albamonte, i due giornalisti sono stati aggrediti per aver effettuato videoriprese senza il consenso dei partecipanti. Castellino e Nardulli avrebbero tolto loro i documenti di identità e li avrebbero picchiati per impossessarsi del materiale registrato nel corso dell’evento. Le loro abitazioni sono state perquisite e un po’ di materiale, ritenuto di interesse investigativo, è ora all’analisi dell’autorità giudiziaria.
A uno dei due cronisti è stato sottratto anche il cellulare, restituito soltanto grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Fnsi ha espresso solidarietà ai due cronisti aggrediti. «Ci auguriamo che questi arresti siano solo un primo passo per identificare quanti, e non solo a Roma, continuano a minacciare i cronisti che si stanno occupando della ricostruzione di movimenti neofascisti e neonazisti in Italia, vietati dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica» scrivono in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della stampa.