Due eroi, che forse sarebbe meglio chiamare antieroi, baffuti. Uno altissimo con la pancia, sottolineata da bizzarri pantaloni a righe, l’altro basso e biondo con un elmetto dotato di ali alle estremità. Basta questa breve descrizione per riconoscere Asterix e Obelix, nati 60 anni fa, dalla penna di René Goscinny e dalla matita di Albert Uderzo.
Purtroppo oggi questi due simpatici personaggi sono orfani di entrambi i loro creatori e piangono la scomparsa anche di Uderzo avvenuta oggi, 24 marzo 2020, a 92 anni.
Le cause del decesso del disegnatore francese, slegate dall’epidemia di Covid-19, sono dovute a un arresto cardiaco. Già da qualche settimana infatti Albert mostrava sintomi di stanchezza. La stessa sorte aveva toccato nel 1977 anche “papà René”. Ma la scomparsa prematura del collega non fermò l’estro creativo di Uderzo che tenne la matita in mano fino alla sua dipartita nel 2011, quando venne pubblicato il suo ultimo numero firmato: Il Compleanno di Asterix e Obelix.
Da quell’anno gli eredi designati, Jean-Yves Ferri per la sceneggiatura e Didier Conrad per i disegni, portarono avanti il mito della simpatica coppia ma, sempre, con la supervisione del creatore fino all’ultimo numero uscito lo scorso autunno: Asterix e la figlia di Vercingetorige, in cui molti hanno trovato una somiglianza con Greta Thunberg.
60 Anni di Asterix e Obelix
Asterix e Obelix sono nati 60 anni fa, il 29 ottobre 1959. Tradotto in 110 lingue diverse, il fumetto ha superato ogni confine entrando nel cuore di tutti, grandi e piccini, grazie alla forte ironia che lo caratterizza, vendendo più di 200 milioni di copie.
La collaborazione tra i due creativi cominciò già nel 1952. I due scoprirono di condividere lo stesso senso dell’umorismo, durante la collaborazione per la serie Oumpah-Pah, su un indiano che si trova ad affrontare il problema della tecnologia moderna. E proprio la sottintesa critica al consumismo americano, e di conseguenza quello dei paesi occidentali inclusa la Francia, ha gettato i semi per la realizzazione di Asterix e Obelix.
L’attualità dunque, seppur velata, invase il fumetto fin dalle sue prime pubblicazioni.
Infatti la prima striscia comparve pochi mesi dopo l’elezione di Charles de Gaulle a Presidente della Repubblica, periodo in cui la Francia manteneva ancora vivido il ricordo dell’invasione nazista. La tenace opposizione dei galli alle legioni romane infatti poteva facilmente ricordare la resistenza di alcuni francesi all’occupazione tedesca.
I personaggi
La strana coppia nacque dalle unioni delle idee di entrambi i creatori. Infatti se Uderzo aspirava alla realizzazione di un protagonista più “eroico” nell’aspetto, Goscinny credeva invece che sarebbe stato meglio un personaggio fisicamente imperfetto, magari un piccolo ometto qualunque, che però avrebbe potuto compiere grandi imprese grazie a un filtro magico.
Asterix assunse dunque i tratti voluti da Goscinny mentre la sua spalla, il grosso Obelix, riprese principalmente i connotati dell’eroe forte e potente, anche se pure lui con qualche aiuto magico. I suoi poteri sovrumani infatti sono dovuti a un incidente avuto da piccolo: la caduta nel paiolo della bevanda magica.
Ma anche dopo la scomparsa di entrambi i creatori giochi di parole, risate e acrostici (come S.P.Q.R ovvero Sono Pazzi Questi Romani) continueranno a riempire pagine e cartoni animati. L’umorismo di Asterix e Obelix, infatti, non finisce qui.