Il fondatore di Twitter lancia Bluesky, sarà il rifugio per gli esodati da X

Conta già 15 milioni di utenti registrati Bluesky, la nuova piattaforma social che aspira ad eclissare X, sempre più contestato dai tempi della sua acquisizione da parte di Elon Musk nell’ottobre 2022. Fondato da Jack Dorsey, lo stesso che nel 2006 aveva lanciato Twitter, la prima versione di Bluesky risale al 2021.

Il social sembra voler riproporre in tutto e per tutto il modello di Twitter prima dell’acquisto di Musk. A partire dal logo, una farfalla azzurra su sfondo bianco, disegnata con uno stile che ricorda da vicino il celebre uccellino dei cinguettii – in inglese tweets – da 140 caratteri (poi portati a 280). Dalla sua completa apertura alle iscrizioni, lo scorso febbraio, Bluesky ha accolto milioni di utenti, spesso “migranti” da altre piattaforme.

L’impatto delle elezioni americane

Secondo CNBC, solo la scorsa settimana Bluesky avrebbe guadagnato 1,25 milioni di utenti, la maggior parte dei quali provenienti da Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Le ragioni di questa impetuosa crescita vanno rapportate certamente alle concomitanti elezioni, che hanno visto trionfare Donald Trump. Il tycoon, infatti, ha ricevuto in questi mesi il supporto incondizionato del miliardario Elon Musk, tra le altre cose proprietario di X e spesso bersagliato dalle critiche per la sua gestione del social.

A detta di molti utenti, la proprietà Musk avrebbe trasformato l’ex Twitter in una piattaforma «tossica» e faziosa, che diffonde contenuti allarmanti e discriminatori. L’apparente “Far West” in cui versa X attualmente ha indotto utenti di ogni genere a lasciare il social. Si va dalla community dei Swifties, la fanbase di Taylor Swift, a testate come il Guardian, fino alla star Jamie Lee Curtis. Anche in Italia sono già diversi i famosi, specialmente dal mondo della musica, che hanno dichiarato di ritirarsi da X, tra cui Piero Pelù, Elio e Le Storie Tese, Nicola Piovani.

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— Anonymous (@youranoncentral.bsky.social) 14 novembre 2024 alle ore 06:31

Una guerra politica sui social

La vicinanza di Musk al Partito Repubblicano ha avuto quindi ricadute nella percezione che gli utenti hanno di X. Il risultato è una polarizzazione del mondo social, che ha portato gli elettori dem a trasferirsi. Bluesky è una delle destinazioni scelte. Sulla nuova piattaforma di microblogging si profila quindi un’utenza diversa da X, in larga parte delusa dalla piega presa dall’ex Twitter sotto la direzione di Musk, come non manca di sottolineare.

Un fenomeno nuovo sembra venire a configurarsi: una comunicazione politica sempre più spostata sui social polarizza le piattaforme che, da arene idealmente “neutrali”, semplici luoghi di confronto ed espressione, diventano roccaforti per i simpatizzanti dell’una o dell’altra fazione politica. Provando a tracciare un ipotetico schieramento: il posizionamento certamente repubblicano di Truth (luogo prediletto dei proclama di Trump) e di X spinge i democratici altrove. Gli approdi prescelti sono appunto Bluesky, Mastodon, Hive e – forse – la versione di Twitter targata Meta, ovvero Threads, proprietà del discusso Mark Zuckenberg.

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