Il Tribunale di Genova ha sospeso l’esclusione della lista di Marika Cassimatis, la candidata del Movimento 5 stelle vincitrice delle Comunarie per la candidatura a sindaco di Genova, poi “scomunicata” da Beppe Grillo. La Cassimatis e la sua lista erano stati bocciati da Grillo per alcuni apprezzamenti a commenti sui social network di fuoriusciti dai 5 Stelle, come il sindaco di Parma Pizzarotti e il consigliere comunale di Genova Putti, “quando erano ancora nel Movimento” si è difesa la professoressa. Cassimatis nei giorni scorsi è stata sospesa dal Movimento.
“Abbiamo vinto su una questione di diritto, ora c’è grande entusiasmo. Sono il candidato sindaco”, ha detto la Cassimatis davanti alla scuola di Sestri Ponente dove insegna, commentando la decisione del giudice del tribunale civile di Genova che ha sospeso l’esclusione della sua lista per rappresentare il Movimento 5 stelle per le amministrative a Genova. “Il tribunale ha parlato e ha detto che il ‘fidatevi di me’ che Grillo ha usato per dire che non ero candidabile non ha valore giuridico. Noi chiedevamo che venisse riammessa la nostra lista e così è stato. Ora la parola passa allo staff e a Grillo. Sono loro che devono decidere cosa fare, possono anche dire ‘ci siamo sbagliati'”, dice Cassimatis. “Credo che sia arrivato il momento di un chiarimento, che sia ora di parlarsi faccia a faccia”.
La decisione del tribunale civile di Genova può essere impugnata dai legali del Movimento 5 Stelle. Gli avvocati possono proporre un reclamo contro l’ordinanza per vedere ribaltata la decisione.
Il provvedimento del giudice complica la situazione in casa Cinque Stelle perché di fatto annulla tutto: l’esclusione della professoressa e la possibilità che a rappresentare il M5S sia Luca Pirondini, lo sconfitto da Cassimatis, ma vincitore delle Comunarie bis indette da Grillo con voto on line in tutta Italia svolte dopo l’annullamento delle primarie del 14 marzo vinte da Cassimatis. A questo punto il rischio è che il Movimento non abbia candidati alle elezioni a Genova.