Arrestati i vertici della società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme

LAMEZIA-TERME-INTERNO

Lamezia Terme (Catanzaro), 11 Aprile 2017 – Terremoto giudiziario alla Sacal, la società di gestione dell’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dello scalo condotta dalla Procura di Lamezia Terme sono finiti agli arresti domiciliari il presidente Massimo Colosimo, il direttore generale Pierluigi Mancuso e la responsabile dell’Ufficio legale Ester Michienzi. Altre misure interdittive sono state disposte anche per dodici componenti del Consiglio d’amministrazione della società, inclusi pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio legati alla gestione della Sacal.

Tutti sono a vario titolo coinvolti nell’inchiesta della Guardia di Finanza e della polizia di frontiera, coordinate dalle PM Marta Agostini e Giulia Maria Scavello della Procura della Repubblica di Lamezia facendo emergere una serie pressoché infinita di illeciti negli appalti, nelle assunzioni e nella gestione dei fondi pubblici affidati alla Sacal. Un vero e proprio cataclisma per la società mista, che vede fra i suoi principali soci l’impresa Lamezia Sviluppo di Antonino Tripodi, l’amministrazione comunale lametina (20,71%), l’amministrazione provinciale (11,52%) e comunale (6,01%) di Catanzaro e ad Adr, Aeroporti di Roma. A subirne le conseguenze potrebbe essere non solo lo scalo di Lamezia Terme, ma anche il già precario sistema di trasporti calabrese. Da febbraio, dopo una lunga battaglia giocata a colpi di ricorsi amministrativi, Sacal gestisce infatti anche gli scali di Reggio Calabria e Crotone, da tempo in crisi e oggi in lotta contro la chiusura.

L’esistenza di un’inchiesta sulla società era già emersa nell’agosto 2015, quando la Finanza si è presentata negli uffici di Sacal, esibendo un decreto di perquisizione e quattordici avvisi di garanzia. Un blitz reso necessario dal casuale rinvenimento di cimici e microspie negli uffici del presidente Sacal Massimo Colosimo e del direttore generale Pierluigi Mancuso, come in quelli di alcuni dirigenti e nella sala riunioni. A scoprirle erano stati alcuni tecnici che stavano controllando l’impianto di climatizzazione.

No Comments Yet

Comments are closed