Global.health, un nuovo database mondiale per la raccolta dati su Covid-19

Più informazioni e di maggiore qualità, per studiare al meglio l’andamento della pandemia. È lo scopo di Global.health, database gratuito e aperto a tutti, che raccoglie dati disaggregati molto dettagliati a livello individuale e in forma anonima, sui casi Covid in tutto il mondo.

La piattaforma è frutto di un lavoro collettivo di 21 ricercatori provenienti da sette fra le più importanti università e accademie europee e statunitensi, tra le quali l’Università di Oxford, l’Harvard Medical School, la Northeastern University e il Boston Children’s Hospital, ed è stata lanciata lo scorso 24 febbraio. A finanziare l’ambizioso progetto, dall’aprile dello scorso anno, sono state Google.org e la Rockefeller Foundation.


Informazioni più dettagliate, così Global.health può aiutare gli scienziati

Oggi, Global.health è arrivata a contenere circa 28 milioni di casi individuali da oltre cento Paesi, si legge sul sito ufficiale. “Quello che è diverso sulla nostra piattaforma è la sua dettagliata lista di informazioni”, afferma John Brownstein, medico e ricercatore al Boston Children’s Hospital, ad ABC News. “Global.health fornisce dati ad alta risoluzione, più difficili da ottenere, ma fondamentali se vogliamo realizzare una ricerca epidemiologica profonda”.

Infatti, a differenza delle altre dashboard, ad esempio quella costruita dalla Johns Hopkins University, utilizzate per osservare l’andamento della pandemia, il nuovo database presenta numerosi vantaggi. Come spiega la rivista specializzata Nature, Global.health raccoglie, in modo automatico e in un formato standard, una quantità senza precedenti di informazioni anonime sui casi singoli in un unico luogo.

Global.health
Il sistema arriva a includere fino a 40 variabili relative a ogni singolo individuo, come la data di inizio sintomi e quella di positività al test, i sintomi e gli ultimi spostamenti dei positivi. È possibile visualizzare le informazioni, provenienti da agenzie sanitarie statali, da media verificati o da archivi istituzionali pubblici, semplicemente registrandosi sul sito di Global.health.

Dati di questo genere possono risultare fondamentali per fornire a virologi, epidemiologi e decisori politici le informazioni necessarie, al fine di comprendere quanto e in quali zone l’epidemia si stia diffondendo o sia in fase di regressione e agire di conseguenza. “Nel momento in cui capiamo la gravita di un’epidemia, spesso è troppo tardi”, osserva su Nature Caitlin Rivers, epidemiologo della Johns Hopkins University, “i dati possono rendere il processo più veloce”.

Covid_vaccino_tampone

L’importanza della piattaforma per il controllo delle vaccinazioni

C’è inoltre un’altra valida motivazione per la quale il progetto Global.health potrebbe rivelarsi davvero importante: il controllo della campagna di vaccinazione. Difatti, così come è in grado di esaminare l’evolversi dei contagi, il database può avere una funzione di monitoraggio analoga per quanto riguarda la distribuzione e l’efficacia dei vaccini.

Tutti aspetti per i quali la piattaforma può rivelarsi un prezioso modello da seguire anche per il controllo di future eventuali pandemie, spiegano gli scienziati coinvolti nel progetto.


Global.health, Italia fra i Paesi assenti

Tuttavia, la nuova dashboard presenta ancora evidenti limiti legati alla raccolta dati, molto parziale e disomogenea fra i vari Stati. Degli oltre 28 milioni di casi raccolti, circa 15 milioni provengono dagli Stati Uniti e quasi sette milioni hanno origine da tre Paesi, Germania, Colombia e Brasile.

Tra i grandi Paesi assenti spicca anche l’Italia, che a oggi non ha fornito alcuna informazione. Per essere efficace e aiutare scienziati, esperti e governi a monitorare la pandemia e prevenirne il peggioramento in determinate aree, è dunque necessaria la partecipazione e la collaborazione della maggior parte degli Stati.

Francesco Puggioni

Marchigiano, 23 anni. Mi sono laureato in Scienze Politiche Sociali e Internazionali all’Alma Mater di Bologna, dove ho lasciato un pezzo di cuore. Ora a Milano, al Master in Giornalismo IULM. Coltivo da sempre le mie più grandi passioni: la scrittura e la musica. Collaboro con StartupItalia, scrivo per MasterX e per il sito multiTasca.

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