Mercoledì 21 febbraio: Matteo Salvini è l’avvocato (un po’ maldestro) di Vladimir Putin. Non che non si sapesse, ma che non si fermasse nemmeno sull’onda dell’indignazione per la morte di Alexei Navalny nessuno lo credeva. E invece così è stato. Invoca la magistratura russa, i medici: sono loro che devono stabilire le cause della morte. Come se non si sapesse che, volontariamente o meno, il colpevole sia solo il Cremlino. E giustamente (quasi) tutta la politica insorge. Ne parlano Umberto Cascone e Andrea Carrabino nel nuovo episodio de Il Punto X.
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