Durante la riunione del Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023, è stato approvato un nuovo decreto sull’immigrazione. È il terzo durante il governo di destra di Giorgia Meloni, dopo quello sulle Ong e di Cutro.
Espulsioni
In caso di «gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato», l’espulsione delle persone migranti potrà essere disposta dal ministero dell’Interno o dai prefetti. Riguarda anche chi è in possesso del permesso di soggiorno a tempo indeterminato (che può essere richiesto dopo almeno 5 anni di permanenza continuativa in Italia).
La domanda di asilo reiterata, quella successiva alla prima, non blocca l’esecuzione di un provvedimento di espulsione in corso. Sarà il Questore a esaminare la domanda dichiarandola inammissibile, se non ci sono elementi rilevanti per il riconoscimento della protezione internazionale.
Minori, tra controlli dell’età e detenzione nei Cpr
Aumentano i controlli per verificare l’età di chi si dichiara minorenne. Le autorità di pubblica sicurezza possono disporre, immediatamente dopo l’arrivo delle persone migranti in Italia, lo “svolgimento di rilevamenti antropometrici” o “Raggi X”, cioè procedure mediche per accertare l’età dei minorenni. Se viene stabilito che il migrante ha dichiarato il falso, la pena può essere sostituita con l’espulsione dal territorio nazionale.
Se non sono disponibili strutture dedicate, il migrante che ha più di 16 anni verrà ospitato in sezioni all’interno dei Cpr, per massimo 90 giorni. Normalmente, invece, c’erano quelle dedicate ai minorenni.
Oggi il Governo ha approvato alcuni importanti provvedimenti 👇🏻
✅ Abbiamo varato la Nadef, ovvero la cornice che definisce la prossima legge di bilancio. Stiamo lavorando per scrivere una manovra economica all’insegna della serietà e del buon senso. E che mantenga gli impegni… pic.twitter.com/YQYPDpn2EF
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) September 27, 2023
Più tutele per le donne
Tutte le donne in quanto soggetti vulnerabili, non solo se in gravidanza o con figli minorenni, avranno un’attenzione speciale nei centri di prima accoglienza e l’accesso prioritario nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai).
“Strade sicure” e aiuti ad ambasciate e consolati
Sono stati assegnati 400 militari in più per il pattugliamento delle stazioni ferroviarie. Tra queste ci sono Milano, Roma e Napoli. Inoltre, sono state istituite 20 unità della Polizia di Stato per le ambasciate e i consolati.