Il visore per la realtà aumentata di Apple è ufficiale. Durante la Worldwide Developers Conference (WWDC) del 5 giugno 2023, il colosso di Cupertino ha presentato Vision Pro, il nuovo headset che per molti rappresenta il futuro dell’elaborazione dei dati.
Cos’è Apple Vision Pro
«Non avete mai visto nulla di simile prima d’ora». Così il Ceo di Apple, Tim Cook, ha commentato l’arrivo di Vision Pro, il nuovo visore per la realtà aumentata (AR), tecnologia che consente di sovrapporre al mondo fisico delle informazioni digitali e realtà virtuale (VR). Per realizzarlo ci sono voluti sette anni e centinaia di prototipi, ma ora questo nuovo dispositivo promette di rivoluzionare il mondo AR e VR tramite un’esperienza immersiva.
Apple Vision Pro è dotato di un doppio display ad alta risoluzione da 23 milioni di pixel, più di quelli presenti su una TV 4K per ogni occhio. All’interno trova posto un sistema composto da videocamere a infrarossi e illuminatori LED per tracciare con precisione i movimenti degli occhi. È alimentato da visionOS, il nuovo sistema operativo progettato per il visore e dal chip R1 insieme all’M2 di Apple, già in uso sui più recenti MacBook. Promette prestazioni eccellenti e il supporto per centinaia di app disponibili sull’App Store. È anche previsto il supporto alle applicazioni del pacchetto Microsoft 365, come Word ed Excel.
Il design di Vision Pro è simile a una maschera da sci in alluminio con linee ergonomiche che si adattano al volto dell’utente. La fascia posteriore è realizzata in tessuto intercambiabile, che può essere personalizzato in base alle preferenze personali. Il visore è compatibile con lenti magnetiche per coloro che indossano occhiali.
Come funziona il nuovo visore
Apple Vision Pro adotta la tecnologia della realtà mista che consente di passare dalla realtà aumentata a quella virtuale. Indossandolo, l’utente vede sovrapposte informazioni e schermate al proprio campo visivo, ma senza perdere il contatto con l’ambiente che lo circonda quando opportuno. È possibile decidere se immergersi completamente in un contesto virtuale (VR) o se continuare a osservare ciò che si trova nei dintorni (AR). Il passaggio fra le modalità avviene anche in automatico, per esempio quando qualcuno si avvicina.
Il visore è controllato attraverso la voce, gli occhi e le mani, eliminando la necessità di mouse o controller. Con il semplice movimento degli occhi, gli utenti possono accedere a una varietà di funzioni, come consultare documenti, navigare sul Web e inviare messaggi. L’audio spaziale è riprodotto da due altoparlanti inseriti nelle fasce laterali che lasciano libero l’orecchio per sentire i rumori che circondano l’utente.
Optic ID è invece il sistema che garantisce la sicurezza e la tutela della privacy, basato sull’analisi dell’occhio.
Cosa può fare Apple Vision Pro
La prima cosa che si può fare con Apple Vision Pro è usarlo come schermo aggiuntivo di un Mac, MacBook o persino di un iPad: l’integrazione nell’ecosistema Apple è totale; è possibile avvicinarsi a un dispositivo Apple e visualizzare nel visore il contenuto dello schermo di quel device.
Si possono creare infiniti schermi virtuali all’interno del visore per spostare finestre e app a destra o sinistra e creare un ambiente di lavoro più comodo da usare. Allo stesso tempo è possibile anche usare mouse e tastiere fisici insieme o al posto dei gesti con le mani. Con le 12 videocamere è possibile registrare video tridimensionali, da rivedere poi con il visore.
Durante le videochiamate tramite FaceTime, l’applicazione di Apple dedicata alle videocomunicazioni, gli altri partecipanti non vedranno il partecipante tramite una webcam ma una rappresentazione digitale dell’utente creata dal visore che riproduce il volto, il fisico e i movimenti.
È anche possibile vedere film, serie e programmi in streaming: Apple ha annunciato una partnership dedicata con la piattaforma Disney+.
Vision Pro è sviluppato per consentirne l’uso prolungato, senza lasciare un senso di fastidio e pesantezza sul volto. L’autonomia, invece, è ancora limitata con solo due ore di batteria che va indossata alla vita ed è collegata al visore con un cavo.
Sarà l’erede dell’iPhone? Non nel breve periodo
«Oggi segna l’inizio di una nuova era per l’informatica. Come il Mac ci ha introdotto all’informatica personale e l’iPhone all’informatica mobile, Apple Vision Pro ci introduce all’informatica spaziale», ha dichiarato Tim Cook presentando il nuovo visore.
Welcome to the era of spatial computing with Apple Vision Pro. You’ve never seen anything like this before! pic.twitter.com/PEIxKNpXBs
— Tim Cook (@tim_cook) June 5, 2023
Ma è ancora presto per dire se l’iPhone sarà soppiantato: il visore sarà disponibile a inizio 2024 solo negli Stati Uniti e non sembra destinato al grande pubblico anche per via del prezzo: 3.499 dollari. Secondo l’azienda di Cupertino tale costo è giustificato dal concentrato di tecnologia racchiuso nel suo design e con gli oltre 5.000 brevetti depositati per giungere al risultato finale.
Nel corso del prossimo anno il Vision Pro sarà in vendita anche in altri mercati, ma con altri prezzi. Al momento Apple non dichiara né i mercati né i prezzi. Non è ancora chiaro neanche se la batteria dovrà essere acquistata a parte – e quindi non inclusa nel prezzo – o se sarà venduta assieme al visore.
Le previsioni di vendita sono cautamente ottimistiche con stime di un milione di unità vendute (rispetto ai 235 milioni di iPhone venduti nel 2022). Si tratta di un test per Apple che valuterà l’accoglienza del prodotto e il suo successo nel corso degli anni.