Valentino Rossi, 40 anni a tutto gas

Valentino Rossi è uno degli sportivi italiani più amati e conosciuti al mondo.

Nel corso della sua carriera ricca di successi, il “Dottore” ha collezionato un totale di 9 titoli iridati nel motomondiale: nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi, è preceduto solo da due leggende del calibro di Giacomo Agostini (15 titoli) e Ángel Nieto (13 titoli).

Proprio oggi – 16 febbraio – Rossi festeggia le quaranta primavere, un traguardo di longevità già di per sé straordinario per un pilota, ma l’idea di appendere il casco al chiodo sembra ancora ben lontana dai suoi pensieri.

La stagione 2019, che avrà via il 10 marzo sul Circuito Internazionale di Losail, Qatar, sarà la 24esima per “Vale”. E il pilota di Tavullia non ha ancora messo da parte il sogno del decimo titolo mondiale, come ha dichiarato alla presentazione stagionale della Yamaha.

Per celebrare i suoi 40 anni, ripercorriamo le principali tappe della sua storia sulle due ruote.

 

1997-1999: i primi trionfi con Aprilia
Valentino Rossi nei panni di Robin Hood: una delle sue tante bravate sul podio, che lo renderanno popolare tra gli appassionati di corse (1997).

È un Rossi poco più che 18enne quello che trionfa in sella all’Aprilia RS 125 nel 1997: un ragazzo che vince a un solo anno di distanza dal suo esordio assoluto nella competizione mondiale, alla sua prima stagione per il Team ufficiale Nastro Azzurro Aprilia.

Quello del 1997 è un campionato pressoché dominato dal Dottore, che con undici vittorie e tredici podi in quindici gare, per un totale di 321 punti iridati, infligge al giapponese Ueda (238 punti) un impressionante distacco di quasi cento lunghezze. La categoria è quella di minor cilindrata: la classe 125.

Vale, in quell’anno, non esplode sul piano mediatico unicamente per i suoi meriti sportivi: le migliaia di appassionati del mondo delle corse iniziano a lasciarsi conquistare dai suoi festeggiamenti sfrenati e dalle sue incredibili messe in scena. Il pilota di Tavullia sui vari circuiti si diverte a vestire ora i panni di Robin Hood, ora il mantello di Superman, ora l’elmo di un gladiatore.

La straordinaria stagione del Dottore basta a convincere il suo Team ad accompagnarlo nel salto di categoria, con un balzo nella Classe 250. Non bisognerà attendere a lungo per il bis: nella stagione 1998 Vale sfiora il titolo, terminando secondo a soli 23 punti da Loris Capirossi; la vittoria arriverà l’anno successivo, proprio ai danni della Honda e del suo connazionale e rivale.

 

2000-2003: un dominio targato Honda
Valentino Rossi, 40 anni a tutto gas - MasterX
Quando l’impennata non basta: Valentino Rossi in sella alla Honda dà spettacolo anche al traguardo. Dietro, su Yamaha, uno dei suoi storici rivali: Max Biaggi (2002).

Rossi debutta nella classe regina nella stagione 2000 in sella alla Honda NSR 500, una delle più ambite dalla categoria. Come già gli era accaduto in passato, il primo anno nella nuova classe costituirà un periodo di rodaggio per il pilota, che a partire dal 2001 aprirà uno dei monopoli più duraturi ed incontrastati della storia del motomondiale.

Kenny Roberts Senior, commentando il mondiale vinto dal figlio Junior nel 2000, reciterà: «Sono felice che Junior abbia vinto il titolo quest’anno, perché dall’anno prossimo non ne avrebbe avuto la minima possibilità». Ci aveva visto lungo: nel 2001 la vittoria sarà appannaggio del #46.

Il 2002 è il primo anno di MotoGP: le case motociclistiche abbandonano le 500 in favore delle 990 a quattro tempi e il campionato inizialmente sembra decisamente più aperto e ricco di incognite. Non sarà così: Vale trionferà per il secondo anno di seguito.

La stagione 2003 sarà ancora più dominata dal Dottore, che sulla RC211V conquisterà nove vittorie, cinque secondi posti e due terzi piazzamenti, salendo sul podio in ogni singolo Gran Premio disputato. Il binomio Honda-Rossi appare ormai imbattibile, ma già nell’estate iniziano a circolare le voci di un clamoroso trasferimento.

 

2004-2010: il #46 approda in Yamaha
Valentino Rossi, 40 anni a tutto gas - MasterX
Valentino Rossi reinterpreta Biancaneve e i 7 nani: alle sue spalle i titoli iridati conquistati fino a quel momento (2005).

Il matrimonio con Yamaha verrà ufficializzato nel 2004: Rossi accetta la sfida di riportare alla vittoria la casa motociclistica di Iwata, reduce da una delle sue peggiori stagioni. Questa volta non bisogna attendere per veder trionfare il Dottore, che si aggiudica il titolo mondiale sia nel 2004 che nel 2005.

Dopo le ennesime due stagioni di dominio, arriva però la prima crisi di risultati per Vale. Il suo 2006 inizia con una caduta nella gara inaugurale di Jerez e lo vedrà terminare secondo nella classifica mondiale, alle spalle di Nicky Hayden; nel 2007 conclude invece al terzo posto, dietro a Casey Stoner e Daniel Pedrosa.

Rossi però non ha ancora finito di stupire: sempre in sella alla YZR-M1, torna a vincere il mondiale nel 2008 e si conferma l’anno successivo, superando il traguardo di 100 vittorie in carriera. Ad oggi, quello del 2009 rimane l’ultimo titolo iridato conquistato dal Dottore.

Nel 2010 un infortunio lo tiene lontano dalle gare per alcune settimane, facendogli perdere contatto dalla testa della classifica: a fine anno trionferà il suo compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo.

 

2011-2018: dalla parentesi Ducati al ritorno alla competitività
Valentino Rossi, 40 anni a tutto gas - MasterX
Valentino Rossi in un duello serratissimo con Marc Márquez: lo spagnolo è stato uno tra i suoi più acerrimi rivali nelle ultime stagioni (2018).

Il biennio 2011-12 è il meno felice della carriera di Vale: qualcosa non funziona nel passaggio alla Ducati, come testimoniano le zero vittorie e i soli tre podi conseguiti in quegli anni. Rossi, per tornare competitivo, decide quindi di far ritorno all’ovile Yamaha.

Anche il 2013 – esclusa la vittoria sul circuito di Assen – è per lui un mezzo passaggio a vuoto, anche a causa dei dolori al polso destro che si trascinano dalla stagione precedente. Ma il Dottore non si dà per vinto e, forte della sua familiarità con la Yamaha, torna a lottare per il titolo già nell’anno successivo.

Il triennio 2014-2016 lo vedrà protagonista di un’interminabile serie di duelli con il compagno di squadra Lorenzo e lo spagnolo Marc Márquez, astro nascente del motomondiale. Rossi chiuderà al secondo posto in tutte e tre le stagioni: sfiorerà di soli 5 punti la vittoria nel 2015, con l’ultima gara di Valencia compromessa da una penalizzazione per un contatto con Márquez nella precedente uscita in Malesia.

Nelle ultime due stagioni, il vantaggio competitivo della Honda si farà ancor più netto, con Márquez che primeggerà in entrambi i mondiali e Vale che terminerà quinto e terzo in classifica.

 

2019 e oltre: il prossimo capitolo
Valentino Rossi, 40 anni a tutto gas - MasterX
Valentino Rossi impegnato nei test inaugurali di Sepang, Malesia. Tra le sue mani, la nuova YZR-M1 con cui gareggerà nella prossima stagione (2019).

Si chiude così il ciclo, con Valentino Rossi pronto a correre l’ennesima stagione in sella alla Yamaha all’alba dei suoi 40 anni.

Il Dottore, nel corso della sua lunga carriera, ha abituato i suoi tifosi e gli appassionati di MotoGP a imprese incredibili, anche quando il pronostico gli era avverso: per questo motivo, sebbene Honda e Ducati sembrino partire favorite, tutti attendono impazienti la prossima corsa del #46.

Perché in tutti questi anni, Valentino Rossi ha insegnato ai fans delle due ruote che ogni prova, ogni qualifica, ogni gara è una storia a sé stante. Perché – prendendo in prestito le parole di Guido Meda, uno che ha cambiato il modo di raccontare questo sport – anche a 40 anni, Vale c’è.

 

Rossi c’è.

 

L’emozionante arrivo di Valentino Rossi al traguardo del GP di Assen 2013. Commento di Guido Meda.
Ivan Casati

Nasco nel marketing e mi riscopro nel giornalismo, sempre con un unico, grande filo conduttore: la mia passione per lo sport. Il mio sogno è raccontarlo, con la penna e con la voce.

No Comments Yet

Leave a Reply