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Tennis, i Top20 vogliono più soldi dagli Slam

Vincere uno Slam non è solo il sogno sportivo di ogni tennista, ma anche il suo più grande traguardo economico. Nel 2024, il montepremi complessivo distribuito da Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open ha toccato infatti 254 milioni di dollari americani, con un incremento di 23 milioni rispetto all’anno precedente. Eppure, per i migliori tennisti del mondo non sarebbe ancora abbastanza. Secondo L’Équipe, alcuni rappresentanti dei top20 Atp e Wta hanno inviato una lettera agli organizzatori dei quattro tornei più seguiti della stagione chiedendo un sostanziale aumento dei premi

Le motivazioni

Venti di guerra scuotono il mondo del tennis. Pochi giorni dopo le cause intentate dalla PTPA – la Professional Tennis Players Association fondata da Novak Djokovic e Vasek Pospisil – contro le istituzioni del tennis mondiale, accusate di «arricchirsi a spese dei giocatori e degli appassionati», i migliori giocatori in circolazione avrebbero ora coinvolto nella questione anche i tornei del Grande Slam.

Nella lettera congiunta tra i giocatori ATP e WTA, i cui firmatari non sono ancora stati resi noti, i tennisti hanno chiesto agli organizzatori degli Slam – competizioni gestite dall’ITF, l’International Tennis Federation – una fetta più ampia dei profitti dei tornei. La redistribuzione dei ricavi è un tema al centro del dibattito, recentemente riportato sotto i riflettori proprio dall’azione legale avviata dalla PTPA. Attualmente, agli atleti spetta, infatti, circa il 15% degli incassi, una percentuale decisamente inferiore rispetto ad altri sport. Nell’NBA, ad esempio, ai giocatori va il 50% del fatturato. Tradotto in cifre, per l’edizione 2024 del Roland Garros, il montepremi è stato di 53,478 milioni di euro. Meno del 16% dei ricavi complessivi del torneo, stimati di circa 338 milioni.

Sempre più soldi

Quello chiesto nella lettere sarebbero solo l’ennesimo sostanzioso aumento del montepremi. Da un decennio a questa parte il premio totale degli Slam infatti cresce costantemente da un’edizione all’altra. Il montepremi del Roland Garros 2024 era il 7,82% in più rispetto a quello del 2023.

Se il giro d’affari di uno Slam è senza dubbio da capogiro, è anche vero che i premi devono essere spartiti tra i circa 700 atleti che prendono parte alle due settimane di torneo. Per chi non occupa le posizioni di vertice del ranking, inoltre, la partecipazione a una competizione così prestigiosa dal punto di vista economico rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno. Il mondo del tennis è caratterizzato infatti da un’enorme disparità remunerativa. I giocatori devono sostenere autonomamente le spese  legate alla loro attività: dai viaggi all’attrezzatura, dai compensi per allenatori e preparatori fino, in alcuni casi, a vitto e alloggio durante i tornei. Per la stragrande maggioranza di loro, i premi partita non bastano a coprire i costi.

Insomma, quasi solo gli atleti migliori, quelli che ruotano in orbita Slam, riescono ad avere introiti adeguati. La richiesta di aumentare i premi proprio di queste competizioni potrebbe essere il punto di partenza per riformare il sistema dal punto di vista della redistribuzione dei profitti. Il primo torneo chiamato a rispondere all’invito avanzato dei tennisti migliori del mondo è il Roland Garros. Il prize money dell’Open di Francia sarà infatti comunicato tra qualche settimana. 

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