
La storia dello sport si scrive, spesso, di domenica. E quella appena trascorsa rimarrà impressa nella memoria del tennis italiano grazie alle imprese di Flavio Cobolli e Luciano Darderi. I tennisti azzurri infatti, domenica 6 aprile, hanno conquistato rispettivamente il titolo numero 100 e 101 della storia italiana. Dopo mesi difficili, Cobolli ha trionfato all’Atp 250 di Bucarest, superando in finale la testa di serie numero uno Sebastian Baez e aggiudicandosi così il primo trofeo Atp della carriera. Poche ore dopo, a 3303 km di distanza, Luciano Darderi ha avuto la meglio su Tallon Griekspoor a Marrakech, anch’egli numero uno del tabellone, vincendo il suo secondo titolo, dopo il successo di Cordoba nel 2024.
Il miglior Cobolli
Non vinceva una partita dalla United Cup a Capodanno. Non giocava una finale da otto mesi. Nelle ultime settimane aveva collezionato solo una sfilza di eliminazioni al primo turno e i quarti di finale di un Challenger. Nel freddo di Bucarest, sotto un’improbabile neve d’aprile, Cobolli ha messo a tacere chi cominciava a dubitare del suo talento, dimostrando che la sua rapida scalata nel ranking del 2024 non era stata solo un semplice exploit.
È sulla terra rossa che Cobolli ha ritrovato sé stesso, giocando il suo miglior tennis e disputando un torneo quasi perfetto. Il giovane romano ha lasciato per strada soltanto un set, al primo turno, contro Richard Gasquet. Da lì in poi è cresciuto partita dopo partita fino all’acuto finale: la vittoria per 6-4, 6-4, in un’ora e 46 minuti, contro Sebastian Baez, specialista della superficie e numero 36 al mondo. Una partita dominata dall’inizio alla fine, mai realmente in discussione, in cui Cobolli si è concesso anche il lusso di sprecare cinque match point sul 5-2, subendo poi un contro-break. Nessun problema, nervi saldi e servizio vincenti, sul 5-4 il tennista si prende il suo primo titolo Atp. «È un sogno diventato realtà: finalmente! Venivo da un periodo nero, qualcosa è cambiato», ha raccontato Cobolli ai margini del match.
Lo splendido momento in cui Flavio Cobolli
ha conquistato il suo primo titolo ATP in carriera
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— Giovanni Pelazzo (@giovannipelazzo) April 6, 2025
La rinascita di Darderi
Darderi ribalta pronostici e precedenti—fino a oggi 2-0 per l’olandese—superando Tallon Griekspoor 7-6(3), 7-6(4) dopo due ore esatte di battaglia. L’azzurro ha raccolto l’eredità di Matteo Berrettini, campione a Marrakech nel 2024. Come Cobolli a Bucarest, anche Darderi perde un solo set in tutto il torneo, vincendo contro il n.35 del mondo una finale combattutissima.
Il primo break arriva addirittura al nono game, quando Darderi sfrutta un passaggio a vuoto di Griekspoor, ma non ne approfitta e subisce immediatamente il contro-break. È il tie-break a decidere il primo set, con l’azzurro che prende il comando chiudendo 7-3. Anche il secondo set è all’insegna dell’equilibrio e si risolve ancora una volta al tie-break, dove Darderi si dimostra glaciale: strappa il mini-break decisivo sul 3-2 e, grazie a un ace, si procura tre match point consecutivi. Il secondo è quello buono per cancellare mesi complicati, conquistare il secondo titolo Atp in carriera e lasciarsi definitivamente alle spalle il ricordo della recente finale persa al Challenger di Napoli.
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Non è la prima volta che due azzurri conquistano contemporaneamente un titolo Atp nello stesso weekend: era già successo nel 1977 con Bertolucci a Firenze e Barazzutti a Charlotte, nel 2016 con Lorenzi a Kitzbühel e Fognini a Umago, e ancora nel 2018, con Fognini a Bastad e Cecchinato a Umago. Cobolli e Darderi, però, condividono molto più di una semplice domenica di gloria: giovani (22 e 23 anni), entrambi hanno trovato nella vittoria la strada per superare un momento negativo, entrambi sono figli d’arte, allenati dai padri Gino e Stefano, ed entrambi devono fare i conti con l’etichetta di predestinati
Il trionfo migliora significativamente la classifica di entrambi: Darderi scala fino alla posizione numero 48, mentre Cobolli sale al numero 36, avvicinandosi al suo best ranking (numero 30, raggiunto a settembre dello scorso anno). Per il tennista romano non c’è nemmeno il tempo di festeggiare: debutterà nel Masters 1000 di Montecarlo contro il serbo Lajovic, finalista nel 2019 contro Fabio Fognini.
Tutti i 101 titoli italiani
- 19: Sinner
- 10: Panatta, Berrettini
- 9: Fognini
- 6: Bertolucci
- 5: Barazzutti
- 4: Sonego
- 3: Canè, Cecchinato, Gaudenzi, Seppi
- 2: Camporese, Cancellotti, Furlan, Musetti, Pescosolido, Sanguinetti, Volandri e Darderi
- 1: Bracciali, Colombo, Lorenzi, Narducci, Ocleppo, Panatta Claudio, Pistolesi, Pozzi, Zugarelli e Cobolli