
Sul campo di Montecarlo, Matteo Berrettini batte il tedesco Zverev e avanza agli ottavi di finale. La sua vittoria – in rimonta – vale doppio: non solo per il tennista italiano, che supera un avversario di alto livello, ma anche per Jannik Sinner. Il n.1 italiano, temporaneamente fermo, rischiava di perdere il comando della classifica, ma la sconfitta del suo più immediato rivale gli avrà fatto tirare un sospiro di sollievo.
Zverev in corsa per la vetta
Se una forma geometrica potesse rappresentare il tennis, quella sarebbe la piramide. Non esiste altro modo di sintetizzare l’andamento di uno sport fatto di scontri diretti, dove i più forti – non solo tecnicamente, ma soprattutto psicologicamente – sono quelli che si fanno strada fino alla vetta della piramide. Per questo motivo sembrava che non ci fossero speranze per Matteo Berrettini, che il tabellone di Montecarlo ha chiamato ad affrontare uno che la cima della piramide la vede da vicino: il n.2 al mondo Alexander Zverev.
Tedesco di origini russe, “Sascha” Zverev è secondo al mondo dal novembre 2024. Il suo eccellente rovescio, uno dei più forti del circuito, lo ha portato tre volte alla finale di uno Slam, ma la conquista del titolo più ambito ancora non gli è riuscita. Lo scorso gennaio, a Melbourne, tra lui e la vittoria dell’Australian Open si è frapposto Jannik Sinner. Ma ora che Sinner è fuori dai giochi (previsto il suo rientro per il Masters 1000 di Roma il 4 maggio), poteva essere l’occasione di Zverev per guadagnarsi la prima posizione del ranking.
Il match
Il tedesco entrava in campo con queste motivazioni. Dall’altra parte, un avversario non irresistibile, Matteo Berrettini, che a lunedì 7 aprile occupava la posizione n.34 del ranking. Uno che dopo il sesto posto del 2022 non è più riuscito ad avvicinarsi altrettanto alla vetta della piramide, complici infortuni e sfortune varie. Uno che nessuno avrebbe dato per vincente. Non qui, dove due anni fa una lesione agli addominali lo aveva bloccato a letto. Non contro questo avversario, più forte e motivato.
Invece Matteo Berrettini è entrato sul campo Ranieri III per giocare come sa fare. Per soffrire il primo set e rimontare nei due successivi (6-2, 3-6, 5-7 il risultato finale). Una partita faticosa per entrambi, con lunghi scambi dal fondo. Il più lungo, di 48 colpi, è durato oltre un minuto e lo ha vinto Berrettini. Le cui parole, a fine partita, sono di chi si è divertito, a prescindere dal risultato: «Mi sono sentito le gambe pesanti, però mi sono detto: “Che vuoi di più dalla vita?”. Questi sono i momenti per cui ti alleni».
Derby italiano agli ottavi
Poche ore più tardi trionfa anche Musetti. Il n.13 affrontava un avversario più modesto, il ceco Jiří Lehečka, che però è riuscito a metterlo in difficoltà già dal primo set. Nel secondo l’italiano ha dovuto alzato il livello del gioco e al giro di boa ha ripreso il controllo della partita. Nel risultato finale è evidente il cambio di passo: 6-1, 5-7, 2-6. Ora sarà derby azzurro agli ottavi: Berrettini contro Musetti.
Sinner conserva il primo posto
La vittoria contro Zverev lancia Berrettini al 31esimo posto in classifica. Ma “The Hammer” non è l’unico contento. Non lontano dai campi da gioco, Sinner – che ha la sua residenza proprio a Montecarlo – si è goduto la vittoria del connazionale, che fa un favore anche a lui. L’altoatesino ha ora la matematica certezza di rimanere n.1 fino al suo rientro, in casa, agli Internazionali d’Italia e di rimanerlo anche se non dovesse vincere il torneo. Prima del match con Berrettini, Zverev avrebbe potuto superarlo, ma ora lascia Montecarlo con 7595 punti, oltre 2000 meno di Sinner. Una distanza incolmabile: il vertice (azzurro) della piramide rimarrà, ancora per un po’, lontano dalla portata di tutti.