La Serie A per il 2019 ha chiuso i battenti. Le 20 squadre torneranno in campo a gennaio, dopo la pausa natalizia, quando ricomincerà la corsa scudetto. In questi primi mesi la stagione 2019/2020 si è dimostrata più combattuta delle scorse, con l’Inter di Antonio Conte che non molla la rincorsa ai Campioni d’Italia guidati da Maurizio Sarri. In questo avvio di campionato i veri protagonisti in positivo e in negativo sono stati proprio gli allenatori. Se da un lato c’è chi come il tecnico nerazzurro è stato elogiato per il suo gioco o chi come Rolando Maran con il suo Cagliari sta ottenendo successi insperati, dall’altro c’è chi invece ha avuto meno fortuna. Esonero è stata la parola d’ordine di questi primi quattro mesi e il valzer delle panchine della Serie A sembra appena iniziato.
Eusebio Di Francesco
Ad aprire le danze in questa stagione ci ha pensato Eusebio Di Francesco. La sconfitta in trasferta per 2-0 contro l’Hellas Verona lo ha costretto ad abbandonare la panchina della Sampdoria dopo appena sette giornate. Sei sconfitte e una sola vittoria per il tecnico di Pescara: troppo poco per convincere il presidente Ferrero a puntare ancora su di lui. Il compito di risollevare le sorti dei blucerchiati è stato affidato a Claudio Ranieri: finora per lui 3 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.
Marco Giampaolo
Il numero 7 non ha portato fortuna nemmeno a Marco Giampaolo. La settima giornata è costata il posto anche all’allenatore rossonero, che è stato sostituito da Stefano Pioli dopo la vittoria per 2-1 contro il Genoa. Ebbene sì, nonostante i 3 punti conquistati a Marassi, la dirigenza del Milan non ha dimenticato le 4 sconfitte precedenti, tra cui quella nel derby per 2-0. Probabilmente a Giampaolo serviva del tempo, ma la mancanza di vittorie e la pressione dei tifosi, stanchi di vedere il proprio club nella parte destra della classifica, hanno convinto la dirigenza a scommettere su un nuovo tecnico.
Aurelio Andreazzoli
Era solo questione di tempo per Aurelio Andreazzoli. La gara della settima giornata contro il Milan sembrava un match decisivo e invece l’esonero è stato solo rimandato. All’ottava giornata la sconfitta contro il Parma ha deciso le sorti del tecnico rossoblù. Anche l’altra squadra di Genova ha quindi cambiato il suo allenatore: 1 sola vittoria, 2 pareggi e 5 sconfitte sono state fatali per Andreazzoli. A sostituirlo Thiago Motta, ex giocatore del Genoa il cui percorso però non sembra essere dei migliori.
Igor Tudor
È arrivato fino alla decima giornata Igor Tudor. La sconfitta per 4-0 della sua Udinese contro la Roma lo ha portato all’esonero. Solamente due le vittorie in questa stagione per il tecnico croato. La dirigenza bianconera ha dunque preferito sostituirlo con il suo viceallenatore Luca Gotti.
Eugenio Corini – Fabio Grosso
Tormentata la vicenda di Eugenio Corini e del suo Brescia. All’undicesima giornata il tecnico bresciano è stato allontanato dalla panchina dopo la sconfitta contro un’altra neo promossa, l’Hellas Verona. Non sono bastate le vittorie contro Cagliari e Udinese: troppe le 7 sconfitte. Al suo posto è stato chiamato Fabio Grosso. L’ex campione del mondo del 2006 è durato solamente 3 giornate, incassando 10 gol e segnandone zero.
La sua deludente prestazione ha costretto la dirigenza bresciana a fare un passo indietro, dando il benservito a Grosso e richiamando Corini. Il suo ritorno è stato segnato da due vittorie consecutive contro Spal e Lecce, poi la sconfitta contro il Sassuolo e un buon pareggio a Parma. Il 2020 dirà se Corini riuscirà a tenersi stretta la panchina del Brescia o se invece continuerà il giro di valzer.
Carlo Ancelotti
Anche il Napoli in questa prima parte di stagione ha avuto le sue complicazioni. Troppi i pareggi, troppe le difficoltà in uno spogliatoio sempre più spaccato. A Carlo Ancelotti non è bastato il passaggio del turno agli ottavi di Champions League: il presidente Aurelio De Laurentiis, stanco della mancanza di risultati e dell’insubordinazione dei suoi giocatori, ha deciso di dare il benservito al tecnico azzurro. A sostituirlo Gennaro Gattuso che non ha iniziato al meglio la sua avventura partenopea con la sconfitta in casa per 1-2 contro il Parma, ma si è poi ripreso con la vittoria contro il Sassuolo.
Vincenzo Montella
L’ultimo in ordine di tempo a dover lasciare la propria panchina è stato Vincenzo Montella. La sconfitta contro la Roma per 4-1 è costata l’esonero al tecnico della Fiorentina. L’allenatore campano ha collezionato 4 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte costringendo la dirigenza viola a scegliere di continuare senza di lui. Ufficiale l’arrivo di Giuseppe Iachini a cui è stato affidato il compito di rendere di nuovo la Fiorentina competitiva.
Dopo 17 giornate sono stati otto gli esoneri in Serie A. Il percorso è ancora lungo e, al momento, la panchina più in bilico sembra quella di Thiago Motta, con il suo Genoa ancora in grande difficoltà. Solo il tempo dirà se il presidente Preziosi preferirà affidarsi al terzo tecnico stagionale o se, con il Natale che rende tutti più buoni, preferirà darà all’ex Inter un’altra possibilità.