«Abbiamo tirato con meno qualità del solito, ma per livello di concentrazione e attenzione è stata una delle nostre gare migliori». Così Maurizio Sarri analizza la vittoria del suo Napoli in casa dell’Udinese: uno 0-1 poco spettacolare firmato da Jorginho, che dopo 33 minuti del primo tempo si è fatto respingere da Scuffet un calcio di rigore conquistato da Maggio, ma ha poi segnato sulla ribattuta.
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Sarri ha attribuito la responsabilità della prestazione poco brillante non alle scorie lasciate dalla partita di Champions League contro lo Shakhtar, ma al campo di Udine. “Lo stadio è bello, ma il terreno è indegno della categoria”, ha commentato a fine partita. “Nessuno si era mai lamentato. E’ una polemica strumentale e gratuita”, ha replicato il direttore generale dei bianconeri, Franco Collavino.
I 3 punti hanno permesso ai partenopei di riconquistare la testa della classifica, ceduta per una notte all’Inter. I nerazzurri avevano scavalcato il Napoli sabato sera, con il 3-1 sul campo del Cagliari, firmato da una doppietta di Icardi e da Brozovic.
Ancora più facile il successo della Juventus, che ha tenuto il passo delle avversarie grazie al 3-0 sul Crotone, maturato nella ripresa. È stato Mandzukic a spezzare la resistenza dei calabresi, che hanno incassato poi il raddoppio di De Sciglio e il tris di Benatia.
il raddoppio della Juve con il bellissimo gol di Mattia de Sciglio 😍#JuveCrotone #FinoAllaFine ⚪️⚫️ pic.twitter.com/wPRccwmafi
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La squadra di Allegri resta a 2 punti dall’Inter e a 4 dal Napoli, che affronterà fra una settimana al San Paolo. «Si affronteranno due squadre che lottano per il campionato, ma la stagione è ancora lunga», ha risposto il tecnico a chi gli domandava se si potesse parlare di sfida-scudetto. «La differenza la faranno i punti di distacco a maggio, non mi interessa essere primo adesso», ha aggiunto.
Rallentano, invece, le due romane, fermate sull’1-1 da Genoa e Fiorentina. Al Ferraris, i giallorossi di Di Francesco sono passati in vantaggio con El Shaarawy prima di essere traditi da De Rossi. A 20 minuti dal termine, il capitano ha colpito Lapadula in piena area con una manata al volto. L’arbitro Giacomelli, assistito dal Var, lo ha espulso e ha assegnato il rigore dell’1-1. La Roma ha continuato ad attaccare malgrado l’inferiorità numerica, ma la traversa ha negato il gol-vittoria a Strootman.
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Beffardo anche il pari della Lazio, raggiunta dai viola all’Olimpico in pieno recupero. Anche in questo caso, è stata la moviola in campo a permettere all’arbitro Massa di punire il fallo di Caicedo su Pezzella. Dal dischetto, Babacar non ha sbagliato e ha rimontato la rete di De Vrij nel primo tempo.
Perde contatto dal treno di testa anche la Sampdoria, sconfitta 3-0 dal Bologna nel primo anticipo di sabato. Gli emiliani salgono a quota 20 e raggiungono il Milan, fermato sullo 0-0 a San Siro dal Torino. Decisiva la grande prestazione del portiere granata, Sirigu, che ha ingaggiato e vinto un duello durato 90 minuti con un impreciso Kalinic.
In coda alla classifica, vittoria preziosa per il Verona: 2-0 in casa del Sassuolo. Successo anche per i cugini del Chievo, che hanno battuto in rimonta la Spal per 2-1. La 14a giornata si chiuderà domani sera con il posticipo tra Atalanta e Benevento. (MN)