A un mese esatto dall’inizio del campionato di Serie A tutte le squadre sono alle prese con i ritiri e le preparazione atletiche sui campi. Ma il lavoro di una società di calcio non si ferma soltanto alla parte sportiva. C’è anche tutta la questione marketing che i club curano con dovizia di particolari, al fine di creare engagement sempre più solido con i propri supporters. Primo esempio fra tutti la campagna abbonamenti, fulcro di emozioni e sogni dei tifosi. Quelli che non si tirano indietro e confermano la loro presenza anno dopo anno. Fedeli a quei colori che contraddistinguono le loro vite.
Gli slogan delle campagne abbonamenti spesso diventano tormentoni che accompagnano gli impegni della squadra. Oppure propongono immagini affascinanti che non lasciano impassibili chi le guarda. Altre volte invece richiamano alla mente grandi trionfi del passato, con l’augurio di proiettarsi verso un futuro altrettanto glorioso. C’è chi punta sui giovani, ma anche sulle donne. Ma quali sono le strategie scelte dalle formazioni del massimo campionato italiano per la stagione 2019/2020?
Alcune squadre, fra cui Inter e Juventus, hanno già annunciato il sold out con largo anticipo rispetto alla chiusura. Sintomo che aficionados nerazzurri e bianconeri non vedono l’ora di tornare a riempire gli spalti di San Siro e dell’Allianz Stadium. «This is soul», associato all’arrivo di Antonio Conte sulla panchina dei milanesi, ha contribuito a polverizzare in poche ore le 40 mila tessere messe a disposizione dal club di Via della Liberazione. Un record che ha portato l’Inter, per la prima volta in assoluto, ad aprire una lista d’attesa per l’annata ’20-’21. Terminata anche la campagna abbonamenti della Juve, proprio «La combinazione perfetta». Saranno in 27.700, visto anche il rinnovo del 95% dei tesserati dello scorso torneo. Non è stato venduto inoltre alcun nuovo tagliando stagionale, ciò significa che aumenterà la disponibilità dei ticket per i singoli incontri.
Il Milan ha scelto di affidarsi a un vecchio successo dei Ricchi e Poveri. Per portare i tifosi a San Siro il Diavolo ha puntato sulla colonna sonora degli anni Ottanta, rivisitandola in «Sarà perché tifiamo». La Roma parla del valore sacro del seggiolino, «È qui che vive la mia passione». Quel posto è l’essenza del tifoso, lì sono racchiuse emozioni, gioie e paure. «One city, one club, one passion», il Napoli celebra il passato per invogliare i fedelissimi dei partenopei a riempire in ogni ordine di posto il nuovo San Paolo.
La Lazio opta per lo slogan «Sappiamo farvi emozionare» e nel video di presentazione sceglie come protagonista un bambino con la maglia biancoceleste alla sua prima volta all’Olimpico. La campagna abbonamenti della Fiorentina punta richiamare i tifosi allo stadio rievocando sentimenti forti come passione, orgoglio e cuore. «Questa è Firenze» l’urlo della società gigliata. Spostandoci a Torino, il club granata e i suoi supporters si augurano una lunga e vincente “Galoppata” per la nuova stagione.
La nuova campagna abbonamenti della Sampdoria adotta l’hashtag “#sempreconte”. Sette tifosi, sette volti, sette frasi e sette storia per una sola squadra, quella blucerchiata. Sotto la Lanterna ci sono anche i cugini del Genoa. Il Dna del grifone con un cuore rossoblu che batte a ritmo, sognando una grande annata. Il motto è «Ogni minuto, ogni gol, ogni respiro». C’è ancora attesa per l’Atalanta che non ha ancora lanciato nulla di ufficiale, probabilmente dovuto ai massicci lavori di ristrutturazione allo stadio di Bergamo. L’entusiasmo dei tifosi bergamaschi non mancherà dal momento che la Dea si sta preparando per affrontare la sua prima storica avventura in Champions League.
«Bologna c’è» è l’emblematico slogan adottato dagli emiliani che campeggia imponente sulla bella fotografia che ritrae i tifosi bolognesi in Piazza del Nettuno. La società rossoblu si è prefissata l’obiettivo di popolare ancor di più il Dall’Ara. Restando in Emilia c’è la sciarpa gialloblu del Parma, intrecciata come il simbolo dell’infinito, che sarà regalata ad ogni abbonato, a testimonianza di «Una storia infinita». Si sa che quel vessillo diventa il simbolo del tifoso e questa in particolare raffigura lo skyline della città e la coreografia del pubblico durante una delle prime gare in Serie D. Pochi chilometri più a sud il claim «Noi Siamo Sassuolo» accompagnerà la settima stagione consecutiva in Serie A dei neroverdi. A Ferrara invece chiedono ai tifosi di non lasciare «Mai sola» la Spal. La squadra biancoazzurra vivrà la sua terza annata di fila nel massimo campionato.
L’Udinese preferisce l’espressione sorpresa del volto di un bambino per non lasciare vuota la Dacia Arena. «Nel tuo Dna» è la frase chiave adottata dal club friulano, proprio per simboleggiare un legame forte con la terra d’appartenenza. Stesso discorso per il Cagliari. Una città, un popolo, un’isola intera riunita sotto la bandiera dei quattro mori. «Con tutto il fiato che hai» è l’augurio che i sardi si fanno per esultare a ogni gol della squadra del cuore.
Infine le neopromosse. Le ultime arrivate al gran ballo della Serie A ma non per questo inferiori alle idee lanciate dalle prime della classe. «LeccendAri» è la campagna abbonamenti lanciata dai salentini per continuare a vivere il sogno. Uno slogan già entrato nella storia dato che è stato battuto il record di abbonati che resisteva da oltre 30 anni. L’Hellas Verona riparte da dove aveva chiuso la passata stagione: la gioia per il ritorno in Serie A e la festa degli scaligeri all’interno di un Bentegodi esaurito. Uno stadio dove, appunto, è «tutta un’Altra Storia». Una lettera grande all’ultimo posto. Il «Solo BresciA» con questa particolarità in coda racchiude l’entusiasmo e l’emozione delle Rondinelle per il ritorno nella massima serie dopo un’assenza lunga un decennio.