F1: sogni infranti per la Ferrari, McLaren vince il titolo Costruttori

Forte la delusione per la scuderia di Maranello che non riesce a interrompere un digiuno che dura ormai da 16 anni. Non basta il doppio podio di Carlos Sainz e di Charles Leclerc, autore di un’incredibile rimonta dalla 19esima piazza fino al 3° posto. La vittoria di Lando Norris nell’atto conclusivo della stagione di Formula 1 più lunga di sempre regala il 9° Mondiale Costruttori al team fondato da Bruce McLaren, riportando a Woking un titolo che mancava dal 1998.

Finale agrodolce

Nonostante il miglior risultato di sempre sul circuito di Yas Marina, la vittoria non è mai stata realisticamente raggiungibile per Ferrari. La McLaren di Lando Norris è sempre stata circa un decimo di secondo al giro più veloce della n° 55 di Carlos Sainz, che ha terminato la sua ultima gara in rosso in seconda posizione. Il Cavallino Rampante ottiene un doppio podio favorito involontariamente anche da Max Verstappen: il pilota della Red Bull ha di fatto messo fuorigioco Oscar Piastri dopo aver avuto un contatto con la posteriore sinistra dell’australiano in curva 1.

 

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«Fa male chiudere così una stagione combattuta. Nella prima fase della stagione non eravamo da nessuna parte, poi siamo migliorati. Non ho rimpianti, abbiamo fatto il possibile e anche di più», queste le parole di un inconsolabile Charles Leclerc. Il monegasco è stato protagonista di una gara perfetta che lo ha visto recuperare dal fondo della griglia fino alle posizioni di vertice, ma non è bastato. Più di tutti credeva nel titolo costruttori. Fino all’ultimo ha continuato a chiedere informazioni sulla classifica e sul distacco tra il suo compagno di squadra e il leader della corsa. Sotto il podio lo sguardo d’intesa con il futuro compagno di squadra Hamilton, come a dire “tocca a noi adesso”.

Vede una luce il team principal Frédéric Vasseur, che guarda al futuro con ottimismo: «Non abbiamo perso il titolo oggi. Dispiace perché siamo arrivati vicini alla vittoria. C’è margine di miglioramento sotto ogni aspetto». Incoraggiante il trend positivo della squadra dopo la sosta di metà stagione: dalla pausa estiva Charles Leclerc è il pilota ad aver ottenuto più punti, e Ferrari sarebbe prima nella classifica costruttori.

La fine di un’era

Con il Gp di Abu Dhabi si è conclusa una delle partnership più vincenti e iconiche della storia della Formula 1, quella tra Lewis Hamilton e la Mercedes. Il pilota britannico onora nel migliore dei modi l’atto finale con le frecce argentate, rimontando dalla 17esima posizione e prendendosi il posto davanti a George Russell. L’ultimo “Hammer Time” dopo 12 stagioni, 6 titoli piloti, 8 titoli costruttori e 84 vittorie, nessuno ha mai vinto così tanto con un singolo costruttore.

«Ti amiamo tanto e sarai per sempre parte di questa famiglia», questo il messaggio di Toto Wolff al sette volte iridato al termine della gara. Poi i donuts, i burnout riservati ai campioni davanti alla tribuna centrale, prima di scendere dall’abitacolo della sua W15 per un’ultima volta ed inchinarsi davanti ad essa. «Si chiude una pagina importantissima della mia vita e della mia carriera. Con la Mercedes ho ottenuto risultati straordinari, non posso che ringraziare il team per tutto quello che ha fatto in questi anni» ha detto un commosso Hamilton.

Si sta per aprire ora un nuovo capitolo, probabilmente il più difficile per il britannico. Lewis arriverà l’anno prossimo a 40 anni in Ferrari, a fianco di un affamato Leclerc, chiamato a compiere un’impresa: riportare i titoli, costruttori e piloti, a Maranello e diventare così il pilota più titolato di sempre, superando chi con la Ferrari la storia l’ha scritta per cinque volte. «Sarà una sfida elettrizzante».

L’ultimo Matador

Termina dopo 88 gran premi anche l’avventura di Carlos Sainz con la rossa. Dal 2021, 4 stagioni di vere e proprie montagne russe, piene di alti e bassi, dagli scontri e le lotte con il compagno di squadra, alle pole position e alle 4 vittorie, inclusa la prima in carriera a Silverstone nel 2022. Il 25° podio ad Abu Dhabi non basta a chiudere con la ciliegina sulla torta questa formidabile parentesi della sua carriera.

Dopo la bandiera a scacchi il madrileno ha voluto ringraziare per l’ultima volta la squadra. Emozionato Sainz si è aperto ai microfoni di Sky Sport F1 con Mara Sangiorgio: «Non è stato facile correre una stagione intera sapendo che a fine anno te ne dovrai andare. Sono grato di aver fatto parte di questo team fantastico. La Ferrari deve essere fiera di questo campionato, penso che sia pronta per vincer il titolo l’anno prossimo».

Carlos sarà di nuovo in pista domani per il filming day di presentazione per il suo passaggio in Williams, scuderia di cui vestirà i colori a partire dalla prossima stagione, a fianco di Alexander Albon. Il team di Grove schiererà lo spagnolo anche nei giorni di test Pirelli che si svolgeranno a partire da martedì 10 dicembre.

A muso duro

Se la stagione si è appena conclusa, la faida tra la FIA e Max Verstappen è solo agli albori. Dopo aver ricevuto una penalità per impeding durante le qualifiche in Qatar, il quattro volte campione del mondo non ha proprio gradito quella che gli è stata inflitta nell’ultima gara. Dopo le qualifiche di sabato Verstappen si era detto fiducioso di poter conquistare quanto meno il podio, obbiettivo sfumato per via di una sanzione arrivata dopo essere arrivato al contatto con Oscar Piastri.

Verstappen è stato protagonista di un’ottima partenza dalla quarta casella. Visto lo spazio apertosi sull’interno di curva 1 si è subito tuffato, ma Piastri aveva già iniziato a chiudere la traiettoria. Risultato, entrambe le vetture sono finite in testacoda, con l’australiano che era scalato in ultima posizione, mentre Max in 13esima. La direzione di gara ha ritenuto che il campione del mondo fosse responsabile dell’incidente e gli ha quindi inflitto una sanzione di +10 secondi. L’olandese non ha preso bene la penalità e aprendosi via radio durante la gara ha definito i commissari degli «stupidi idioti».

«Mi aspettavo forse 20, 30 secondi, non so. Non capisco più nulla, ma va bene così, non mi importa», ha dichiarato Verstappen al termine della gara. Al pilota della Red Bull sono poi stati poi tolti due punti dalla patente, portandolo così a soli quattro dalla squalifica per una gara. Ma Max non sembra esserne troppo preoccupato e scherza sulla possibilità di utilizzare un’eventuale sospensione come un “congedo di paternità”. In merito alla pausa invernale si è detto entusiasta di non dover finalmente più guidare la sua RB20, macchina che lo ha portato a conquistare il 4° titolo piloti.

A cura di Roberto Manella

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