Sono arrivate altre due medaglie per l’Italia alle Olimpiadi di PyeongChang nella giornata di martedì 20 febbraio. Protagoniste le staffette, con le ragazze dei 3000 metri di short track capaci di vincere l’argento, mentre la squadra mista di biathlon si è aggiudicata il bronzo.
La settima medaglia azzurra ai Giochi Olimpici è arrivata nella finale della staffetta femminile di short track, dove le italiane, pur tagliando il traguardo terze, in seguito alla squalifica della Cina si aggiudicano la medaglia d’argento. Squalifica anche per il Canada, mentre la Corea del Sud vince l’oro e il bronzo va alle vincitrici della finale B, le olandesi. Per Arianna Fontana arriva così la settima medaglia olimpica in carriera, mentre Lucia Peretti e Martina Valcepina si riconfermano sul podio dopo il bronzo di Sochi. Prima medaglia olimpica invece per la quarta componente della squadra, Cecilia Maffei, che era riserva alle ultime due edizioni delle Olimpiadi.
Meno di un’ora più tardi arriva anche l’ottava medaglia per l’Italia: la staffetta mista di biathlon, composta da due donne e due uomini, taglia il traguardo in terza posizione, con il quarto frazionista Dominik Windisch che si è aggiudicato la volata di pochi decimi sulla Germania. Vince la Francia, grazie anche a un’eccezionale ultima frazione del fuoriclasse Martin Fourcade. La Norvegia sale invece sul secondo gradino del podio. Grande gioia per gli azzurri: la prima frazionista Lisa Vittozzi migliora il quarto posto della Mass Start di domenica 18 febbraio, mentre per Dorothea Wierer e Lukas Hofer questa medaglia riscatta delle Olimpiadi forse non all’altezza delle aspettative della vigilia.
«Sono felice per tutta la squadra. Ci alleniamo insieme e viviamo come una famiglia, siamo una bella squadra e abbiamo creato un bel clima tra di noi.» Così ha commentato Dorothea Wierer al termine della competizione. Mentre Dominik Windisch è tornato sull’episodio del contatto con il tedesco Arnd Peiffer prima dello sprint finale: «E’ stato tutto molto veloce, arrivavo dalla discesa ed ero davanti al tedesco, ho scelto una linea e non ho danneggiato la sua sciata. Ho combattuto fino al traguardo ma non è bastato e abbiamo dovuto aspettare la decisione dei giudici per gioire.» (af)