Ipotesi nuovo stadio per Inter e Milan, il Meazza non è più intoccabile

Ipotesi nuovo stadio per Inter e Milan, il Meazza non è più intoccabile - MasterX

L’ipotesi di demolire lo storico stadio Meazza e costruire un nuovo impianto di ultima generazione non è più un tabù. Le squadre italiane traggono ispirazione dagli esempi di oltremanica: a Londra il Wembley Stadium, nato nel 1923, è rimasto in piedi 80 anni per poi risorgere sulle ceneri del vecchio stadio nel 2007, diventando una tappa fissa per tifosi e turisti da tutto il mondo. Non solo. Ad Highbury, l’Emirates Stadium che ha preso il posto del vecchio impianto dell’Arsenal, è diventato un modello di riferimento per tutti i club europei. Così anche le squadre di Milano pensano ad un nuovo stadio.

Milan e Inter, nemmeno un mese fa, avevano avviato le trattative con il Comune per la ristrutturazione di San Siro, annunciando l’avvio di un’indagine esplorativa da concludere entro la fine del 2018. Giorni fa però, si è insediato il nuovo amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis che ha riaperto la questione. Ora il club rossonero chiede la costruzione di uno stadio all’avanguardia, un impianto nuovo, da progettare sempre insieme all’Inter, e a costi inferiori rispetto a quelli necessari per la ristrutturazione del Meazza.

In questa ipotesi il vecchio stadio San Siro verrebbe demolito, mentre un nuovo modernissimo impianto verrebbe realizzato a Est, sull’area dell’ex ippodromo del trotto, che Snai sta cercando di vendere da tempo; oppure sul versante opposto, nell’area dove oggi c’è un maxi parcheggio di proprietà comunale.

L’ipotesi San Siro 2 ha dunque il via libera. Sindaco e assessori comunali continuano ad auspicare una soluzione che preveda una concessione del diritto di superficie per 99 anni alle due società dell’attuale Meazza: un’eventualità che consentirebbe una modernizzazione dell’impianto esistente, eliminando il terzo anello e costruendo uno spazio destinato a merchandising, ristorazione e intrattenimento. Ieri però, il Sindaco Beppe Sala ha vagliato l’ipotesi di un nuovo stadio, purché venga costruito nella stessa zona. «Lo stadio c’è già – ha detto il primo cittadino milanese –  ma l’idea di costruirne uno nuovo potrebbe derivare dalle difficoltà che si avrebbero nel fare i lavori e dal continuare a gestire l’attività sportiva contemporaneamente. Ma a noi non andrebbe male rimanere in zona San Siro».

Anche Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica, si dice disponibile a valutare l’ipotesi proposta dai due club: «La via maestra ci sembra sempre quella di ristrutturare San Siro, ma è comunque positivo che finalmente le due squadre ragionino di un progetto congiunto».

L’unico punto su cui il comune non vuole cedere consiste nel fatto che saranno unicamente le due società a farsi carico economicamente del destino del vecchio Meazza, sia nel caso di una demolizione, sia nel caso in cui sia adibito a una nuova funzione.

Secondo gli operatori del settore, per la costruzione del nuovo impianto sull’area della Snai, sarebbero state avviate delle trattative con una multinazionale che ha già realizzato alcuni progetti a Milano. Si tratta della Hines, che però, ad oggi, smentisce ogni tipo di coinvolgimento.

(m.s.)

Martina Soligo

26 anni, da Treviso a Milano per seguire il mio sogno. Laureata in Lettere all'Università Ca' Foscari di Venezia e in Editoria e Giornalismo all'Università degli studi di Verona, ora frequento il Master in Giornalismo e scrivo per MasterX. Sogno di diventare una grande giornalista sportiva.

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