Così diversi, così uguali. 12 titoli mondiali in due. E nei prossimi anni potrebbero diventare molti di più. Lewis Hamilton e Marc Marquez sono il recente passato, il presente e il futuro prossimo del motorsport. Due ragazzi che stanno semplicemente riscrivendo la storia, rispettivamente, della Formula 1 e del Motomondiale.
Lewis Hamilton e Marc Marquez sono entrambi a due passi dalla leggenda. Il pilota inglese è diventato quest’anno campione del mondo di Formula 1 per la quinta volta in carriera, così come l’argentino Juan Manuel Fangio negli Anni ‘50. Hamilton, a 33 anni, si è portato così a soli due titoli di distanza da Michael Schumacher. Lo spagnolo ha invece conquistato il settimo titolo nel Motomondiale, a due lunghezze di distanza dal suo idolo, nonché nemico giurato, Valentino Rossi. Il Dottore è a quota nove, ma Marquez ha vinto, come lui, lo stesso numero di campionati all’età di 25 anni. Quindi, avrebbe anche l’opportunità di arrivare al record di 15 mondiali di Giacomo Agostini.
Stanno insomma riscrivendo i libri di storia del motorsport, ma questo non riguarda solamente i titoli mondiali. Nonostante gli otto anni di differenza fra loro, Hamilton e Marquez hanno numeri molto simili fra pole position e vittorie nei gran premi. Al termine di questa stagione, Hamilton in Formula 1 e Marquez nel Motomondiale sono i numeri uno assoluti sul giro secco, entrambi con il record di 83 partenze in prima posizione. L’inglese ha superato un anno fa le 68 pole di Michael Schumacher, mentre lo spagnolo è il migliore al sabato, davanti a Jorge Lorenzo a quota 69.
Ma Hamilton ha un altro obiettivo chiaro in testa; un traguardo semplicemente impensabile solo fino a qualche mese fa. Ovvero, eguagliare e possibilmente superare i 91 gran premi vinti dal campionissimo Schumi. L’inglese è attualmente secondo a quota 73. E con la media di dieci vittorie all’anno avuta nelle ultime cinque stagioni, potrebbe battere questo record già nei prossimi 24 mesi. Sarebbe in grado di fare lo stesso, magari qualche anno più tardi, anche Marquez. Lo spagnolo ha vinto finora 70 gare nel Motomondiale, di cui 44 nella MotoGP. La distanza dalle 115 di Rossi, e perché no dalle 122 di Agostini, è ancora un po’ elevata. Ma da quando è arrivato nella classe regina, ha una media di più di sette vittorie all’anno. E poi la sua carriera dovrebbe durare qualche stagione in più.
Lewis Hamilton ha esordito in Formula 1 nel 2007, guidando per sei anni in McLaren e nelle ultime sei stagioni con la Mercedes. È riuscito a vincere almeno una volta ogni anno, anche quando aveva una macchina non proprio competitiva. Con la McLaren ha conquistato solamente il titolo 2008, in volata con la Ferrari di Felipe Massa. Ha avuto poi il fiuto di passare in Mercedes e dopo un anno di ambientamento, ha semplicemente dominato l’era dei motori turbo ibridi, con quattro titoli nelle ultime cinque stagioni. Nel biennio 2014-2015 contro il compagno di squadra Nico Rosberg, che l’ha poi battuto nel 2016. E questi ultimi due campionati 2017-2018 contro la Ferrari di Sebastian Vettel; anni in cui ha iniziato a martellare gli avversari da metà stagione.
È stato invece il 2008 l’anno dell’esordio nel Motomondiale di Marc Marquez. Nelle classi inferiori ci ha messo un po’ prima di vincere: titolo 125 nel 2010 e campionato Moto2 nel 2012. Poi nelle ultime sei stagioni ha guidato in MotoGP, sempre sulla Honda, e ha conquistato ben cinque campionati. A partire dall’incredibile successo da esordiente nel 2013 e dal dominio assoluto del 2014. Poi dopo un 2015 strano, ricco di errori e di incomprensioni con Rossi, è arrivata un’importante tripletta iridata, nelle stagioni del passaggio alle gomme Michelin. Il trionfo da ragioniere del 2016, il successo in volata nel 2017 contro la Ducati di Andrea Dovizioso, e la vittoria schiacciante del 2018, dove ha lasciato le briciole agli avversari.
Siamo molto fortunati a vivere nell’epoca di Lewis Hamilton e Marc Marquez. Due persone che a suon di vittorie stanno riscrivendo la storia del motorsport, eppure non vengono ancora considerati grandi come gli eroi di un tempo. Per quanto riguarda Hamilton, forse perché non ha mai guidato per la Ferrari. D’altronde si dice sempre che chi non vince con la Rossa non è un numero uno. Evidentemente lo sa bene anche lui, quindi, è consapevole di dover passare da Maranello e vincere con la Ferrari. Ma intanto resterà per altre due stagioni in Mercedes.
Lo stesso discorso si può fare benissimo per Marquez, che finora in MotoGP ha guidato e vinto solo con una moto. Dunque, tra qualche mese sarebbe comprensibile un suo passaggio in Yamaha o ancor meglio in Ducati. Bisogna dire infatti che anche nelle due ruote ultimamente il rosso va forte; quindi passare da Borgo Panigale e ottenere il successo con la Desmosedici sarebbe il giusto modo per consacrarsi. Insomma, Lewis Hamilton e Marc Marquez sono già nella storia del motorsport. Ma vestirsi di rosso e vincere con quei colori, sarà l’unico modo per entrambi per diventare leggende.