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Miami Open: Paolini e Berrettini show, Musetti fermato da Djokovic

Un pomeriggio a tinte azzurre quello andato in scena al Masters 1000 di Miami martedì 25 marzo: tre italiani in campo in contemporanea in tre match capaci di regalare momenti di grande tennis. Sul Grandstand, Jasmine Paolini domina Magda Linette 6-3, 6-2 in un’ora e 16 minuti, diventando la prima azzurra in assoluto a raggiungere le semifinali del torneo. Sorte diversa invece sul Centrale per Lorenzo Musetti, sconfitto in due set da Novak Djokovic, 6-2, 6-2, che conquista così l’accesso ai quarti. Quarti in cui, però, non mancherà comunque l’azzurro: Matteo Berrettini, infatti, torna tra i migliori otto di un Masters 1000 quasi quattro anni dopo l’ultima volta, grazie al successo su Alex De Minaur per 6-3, 7-6.

Paolini-Linette

Dopo quattro ore di pioggia ininterrotta, Jasmine Paolini riporta il sole su Miami.. Nonostante la lunga attesa, la tennista della Garfagnana ritrova il sorriso e, soprattutto, il suo miglior tennis, giocando una delle partite più belle del suo 2025.  Paolini scende in campo cercando “vendetta”: l’unico precedente tra lei e Linette risale infatti a Pechino 2024 ed è a favore della polacca. L’inizio non sembra dei migliori. Paolini perde subito il turno di battuta, ma torna all’attacco e vince quattro game di fila, portandosi sul 4-1 e aggiudicandosi poi agilmente il primo set.

Nel secondo set Paolini riprende da dove ha lasciato: conquista un break in apertura, raddoppia sul 3-1 e tiene botta sulle tre palle break a favore di Linette nel sesto game, le annulla e chiude senza problemi anche la seconda frazione di gioco. Per Jasmine quella contro Sabalenka sarà la seconda semifinale in un Masters 1000 dopo quella di Dubai del 2024. 

 

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Berrettini-De Minaur

Un Berrettini così non si vedeva da un po’. Per esser precisi, un Berrettini ai quarti di un Masters 1000 non si vedeva da Madrid 2023. Contro la testa di serie n.10 Alex De Minaur, l’azzurro parte forte: strappa subito il servizio all’avversario, forse un po’ provato dopo la lunga battaglia contro Joao Fonseca, e si porta in fretta sul 3-0. Berrettini è in forma e si vede, il servizio funziona e anche con il rovescio l’azzurro tiene testa all’australiano. Tutto sotto controllo, insomma, almeno fino al 5-3: Berrettini serve per il match ma, inaspettatamente, concede due chance a De Minaur per rientrare nel set. L’australiano però spreca le palle break e l’azzurro chiude 6-3.

Se la prima frazione di gioco è sembrata quasi a senso unico, il secondo set è tutt’altra storia. Berrettini parte bene e strappa, ancora una volta, il servizio in apertura a De Minaur. L’australiano però stavolta non molla, sfrutta gli errori dell’azzurro e si porta sul 5-4 con tre palle per chiudere il set. Berrettini però non molla, le annulla tutte, strappa il servizio a De Minaur e si porta sul 6-5. Tuttavia, complice anche qualche problema con la prima, l’australiano riesce a portare il match a un tie-break che si rivela spettacolare.

In questo caso è De Minaur a salire in cattedra e a portarsi velocemente sul 6-3, ma l’australiano ancora una volta non concretizza i set point. L’inerzia della partita si ribalta ancora, è Berrettini a servire per il match sul 7-6, ma non chiude. È un errore di De Minaur, alla fine, a regalare all’azzurro i suoi primi quarti al Masters 1000 di Miami in due ore di gioco. Ora per Berrettini c’è il n.4 al mondo Taylor Fritz, giovedì 27 marzo. 

Musetti-Djokovic

Era la sua occasione per fare il grande salto e bussare alle porte della top10 e invece, Lorenzo Musetti, torna a casa da n.15.  Il miglior Novak Djokovic della stagione, ancora non al top fisicamente, ma perfetto al servizio e aggressivo sugli errori dell’azzurro, chiude la pratica ottavi, 6-2, 6-2.

E sì che Musetti inizia bene: strappa subito il servizio al serbo, ma nel quarto game, concede il contro-break con un doppio fallo. Dopo aver mancato l’occasione di riprendersi il break nel quinto gioco, Musetti si disunisce definitivamente e gioca sempre più arretrato. Djokovic, al contrario è nervoso,  polemico con l’arbitro, ma coglie l’occasione e scappa via fino al 6-2. Nel secondo set la musica non cambia, Musetti cede subito il servizio, andando sotto 3-0, incapace di reagire davanti a spettatori eccellenti come Del Potro, Serena Williams e Andy Murray, schierati tutti dalla parte del serbo. Ma il calendario sorride a Musetti: al via la stagione della terra rossa, la sua superficie prediletta, sulla quale ha ottenuto l’ATP 500 di Amburgo e la medaglia olimpica di bronzo a Parigi, con una posizione di ranking che gli consente di sognare. 

 

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