Masters 1000 Roma, Musetti batte Zverev, Paolini-Errani in semifinale nel doppio

Lorenzo Musetti batte Sasha Zverev agli Internazionali d'Italia e conquista la semifinale

Agli Internazionali d’Italia, è ancora il tricolore a prendersi la scena. Bastavano pochi punti sbagliati e oggi parleremmo d’altro. E invece no: sul rosso del Foro Italico, l’Italia tira fuori il meglio proprio quando conta di più. Sara Errani e Jasmine Paolini sotto 3-5, 0-40. Lorenzo Musetti che fronteggia quattro set point contro Sasha Zverev. Momenti-limite, in cui basta un attimo per crollare. Ma gli azzurri restano in piedi e vincono. Errani e Paolini superano Coco Gauff e Alexandra Eala in una partita complessa, 7-5, 3-6, 10-7, e proseguono il sogno della riconferma del titolo. Musetti batte Zverev, 7-6, 6-4, conquistando la seconda vittoria della carriera contro un Top2 e la terza semifinale consecutiva su terra in un Masters 1000.

Errani-Paolini vs Gauff-Eala

«Sara Errani e Jasmine Paolini hanno vinto questa partita qui». Il post, accompagnato da una foto delle due azzurre in evidente difficoltà, è diventato virale sui social. Nella grafica il punteggio parla chiaro: 5-3 (40-0) a favore di Gauff e Eala. E sì: Errani e Paolini hanno davvero vinto questa partita. Un match sofferto, una prova di carattere. Le campionesse olimpiche in carica, nonché detentrici del titolo al Foro Italico, sulla Grand Stand Arena si trovano di fronte una coppia inedita, arrivata grazie a una wild card. Ma attenzione: non si tratta di due qualsiasi. Coco Gauff, numero 2 del mondo, fa coppia con Alexandra Eala, la giovane promessa filippina, 70esima nel ranking, che sta facendo molto parlare di sé.  

I primi scambi confermano l’equilibrio: entrambe le coppie sono caute, un po’ contratte. Ma sono le azzurre le più in difficoltà. Errani-Paolini concedono quattro set point e… gli annullano tutti. Mettono a segno 16 punti consecutivi (a zero), ribaltando e vincendo un emozionante primo parziale 7-5. La partita sembra ormai in discesa, ma il secondo set si combatte a colpi di break e contro-break fino a quando le azzurre si ritrovano di nuovo sotto 3-4. Nel momento più delicato, Errani perde il servizio, le americane consolidano il break e fanno scivolare il match al super tie-break.

Le azzurre provano a prendere il largo sul 3-1, ma vengono subito riacciuffate. Da lì avanti si procede punto a punto fino all’8-6. Qui, complice un errore di Eala, Errani e Paolini si ritrovano con tre match point. Gauff ne annulla uno con un passante perfetto, ma sul secondo è, ancora una volta Errani, a fare la differenza: si lancia a rete e chiude con una volée di rovescio chirurgica. Game, set, match. La potenza e la grinta di Paolini, l’intelligenza tennistica di Errani.

Le azzurre non giocano in doppio, sono IL doppio. Perfettamente bilanciate. Sulla strada delle campionesse olimpiche ci saranno di nuovo Mirra Andreeva e Diana Shnaider, teste di serie numero 6. Un duello già visto: contro di loro si sono giocate la finale di Parigi 2024 (vinta dalle azzurre), ma anche il secondo turno agli Australian Open – dove invece, sul cemento, ebbero la meglio le avversarie. L’ultimo precedente risale a febbraio a Doha. E anche lì, vinsero Errani e Paolini.

 

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Musetti-Zverev

Non è Lorenzo de’ Medici, ma il soprannome calza comunque a pennello. Perché Lorenzo Musetti, da Carrara, in campo è sembrato davvero “il Magnifico”. Contro il numero 2 del mondo, Alexander Zverev, il toscano gioca un tennis spettacolare e conquista così la prima semifinale della sua carriera al Foro Italico. Un risultato pesante, frutto del suo talento cristallino e di una testa finalmente solida, ottenuto contro uno degli avversari più ostici del circuito.

Eppure Musetti, davanti a un Centrale gremito e con nelle orecchie il boato dell’Olimpico, tutto esaurito per la finale di Coppa Italia, inizia sottotono. L’azzurro fatica a trovare il ritmo e subisce subito il break nel terzo gioco: 3-1 per il tedesco. Musetti è nervoso ma, questa volta non soccombe. Si ricompone, non perde più il servizio, rimane nel set. Poi, nell’ottavo gioco, il carrarino affonda il colpo: un passante micidiale gli consegna il contro-break. Zverev però regge, complice anche un buon servizio e il 69% di prime in campo. è il tedesco ad avere la prima vera chance di chiudere il match, ottiene un altro break e serve per il match. E serve bene: qualche minuto dopo siamo 40-0. Ma ancora una volta, Musetti c’è. Annulla 4 set point e va al tie-break.

Pronti, partenza, via: Musetti riparte esattamente da dove aveva lasciato. In un attimo è 2-0, poi 5-0. Sta dominando: 11 degli ultimi 12 punti sono suoi. Sul 6-1 ha cinque set point a disposizione. Gli basta il primo. Tie-break a senso unico, il primo set va all’azzurro.

Nel secondo parziale si gioca punto a punto fino al 4-4. Nel momento più delicato Musetti gioca un game perfetto e trova così il break. Serve per il match, il Centrale è in delirio. E Musetti questa volta non trema, spreca il primo match point ma poi serve largo e con uno schiaffo al volo chiude i conti. 7-5 6-4 in due ore e un quarto. Dopo Medvedev, anche Zverev. I vincitori delle ultime due edizioni del torneo sono fuori, entrambi battuti da lui. Musetti, il ragazzo di Carrara, è in semifinale al Foro Italico. Ora lo aspetta Carlos Alcaraz, che a Montecarlo lo aveva battuto in finale. Quel Musetti non era al meglio, ma era comunque stato in grado di strappare un set al quattro volte campione Slam. Comunque vada lunedì, questo Musetti, sarà almeno numero 8 del mondo.

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