C’è chi aspettava questo momento dalla fine del Roland Garros e chi mente. A distanza di poco più di un mese, Sinner e Alcaraz sono pronti a contendersi un altro titolo slam sui prati verdi di Wimbledon nella finale in programma domenica 13 luglio. L’italiano ha confitto in tre set Djokovic. Alcaraz ha avuto bisogno di un parziale in più per superare un buon Taylor Fritz.
Le semifinali
È Alcaraz-Fritz la prima semifinale di questa edizione dei Championship. Lo spagnolo vince agevolmente il primo set con il punteggio di 6-4, ma nel secondo accusa un passaggio a vuoto sotto 5-6 e lo statunitense impatta il match con lo score di 7-5. La sensazione, però, è che il tennista di Murcia sia in controllo e possa scavare il solco decisivo ogni qualvolta lo voglia realmente come a inizio terzo set.
Break immediato, 6-3 in suo favore e sfida in discesa. Taylor mette in campo tutto quello che ha e costringe Carlitos ad annullare due set point nel tiebreak del quarto prima di chiudere set e match con un rovescio lungolinea millimetrico. Lo spagnolo è in finale a Wimbledon per il terzo anno consecutivo.

Quella fra Djokovic e Sinner è sicuramente la semifinale più attesa. Nole è in forma e questa sembra una delle ultime concrete possibilità di acciuffare quel titolo dello slam numero 25. Il tennista italiano dal canto suo non è al meglio. In molti pensano che il serbo possa farcela. Il campo però rivela una realtà totalmente diversa. L’azzurro è troppo solido e viaggia a un ritmo che Novak non può più sostenere, nonostante a 38 anni faccia cose che per noi umani paiono difficili anche solo da immaginare.
Un break in avvio di parziale fa la differenza nei primi due set, chiusi entrambi per 6-3 in favore del numero 1 del mondo. In avvio di terzo un sussulto del campione balcanico illude i suoi tifosi: dal 3-0 però “Jan” torna a mettere le marce alte e chiude con un perentorio 6-4. Una prova di forza maiuscola che lancia un messaggio al rivale, probabile spettatore davanti alla tv.
SINNER SEI IN FINALEEEEEEEEEEE 💚
Un match quasi perfetto per Jannik, che in tre set e in meno di due ore chiude la pratica Novak Djokovic. Ora lo attende l’ennesima, attesissima sfida contro Carlos Alcaraz 🇮🇹#Tennis #Wimbledon #Sinner #Djokovic pic.twitter.com/gz69BZuTqT
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) July 11, 2025
Pillole statistiche
Con quella appena conquistata a Wimbledon, Sinner diventa il sesto tennista nell’Era Open a raggiungere quattro volte consecutive la finale nei tornei major (dallo Us Open 2024 a Wimbledon 2025). L’azzurro, inoltre, entra anche in una ristretta elite di giocatori capaci di centrare l’ultimo atto in tutti i tornei del grande slam (undici in totale).
Per Alcaraz si tratta invece della sesta finale slam in carriera, la terza consecutiva a Wimbledon (due a Parigi e una a New York le altre). Lo spagnolo non perde sull’erba londinese dal 2022 quando fu sconfitto agli ottavi di finale proprio da Jannik Sinner. I campi dell’All England Club assomigliano sempre di più al giardino di casa del murciano.
Resa dei conti?
La finale di Wimbledon non sarà nessuna resa dei conti per un semplice motivo. Questi due campioni sono destinati ad affrontarsi innumerevoli volte e con poste in palio sempre più alte. Probabile invece, dopo l’epica finale del Roland Garros e nonostante le smentite di entrambi i protagonisti, che quella del 13 luglio possa essere una partita dal sapore un po’ diverso.
Alcaraz ci arriva sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria al Roland Garros e al Queens. Sinner vi approda a giri di motori più bassi dopo la delusione parigina, la sconfitta ad Halle, il divorzio con Panichi e Badio e la buona sorte del match di ottavi contro Dimitrov. A livello dunque verrebbe da dire vantaggio Alcaraz, tennisticamente parlando.
AGAIN.@janniksin @carlosalcaraz #Wimbledon pic.twitter.com/ds5lYZP0eL
— Tennis TV (@TennisTV) July 11, 2025
Sul piano tecnico-tattico Carlitos è naturalmente più predisposto per il gioco su erba rispetto a Sinner. La leggerezza con cui copre il campo in maniera sovrannaturale lo pongono nelle condizioni di essere sempre, o quasi, in controllo del gioco, subendo poco i cambi di ritmo degli avversari. Il gioco a rete e le variazioni di cui dispone completano l’opera. Jannik può invece contare su una maggior pesantezza dal lato del rovescio e un servizio più pungente.
Viste le premesse, Alcaraz parte leggermente favorito. Ma le loro sfide sembrano sempre più un derby calcistico in cui i valori assoluti diventano relativi, motivo per cui fare pronostici risulta alquanto complicato. Comunque andrà, a Londra si scriverà un’altra pagina di storia di questo sport. Il numero due del mondo per il terzo Wimbledon consecutivo. Sinner per riprendersi quello che Parigi gli ha tolto. Sono solo loro due, un prato verde e migliaia di spettatori intorno.