Le cinque polemiche del derby d’Italia Juventus-Inter

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Il Derby d’Italia non finisce nei 90 minuti: Calhanoglu regala la vittoria all’Inter su rigore ma il giorno dopo è quello più infuocato.

Pronti via e dopo trenta secondi Lautaro Martinez rifila un calcione in volto a Locatelli cercando di controllare un pallone volante: solo giallo. Vibranti proteste bianconere, ma il meglio del derby deve ancora venire.

1)  IL RIGORE PER L’INTER

Al 45′ del primo tempo succede il finimondo, Dumfries viene contrastato in area da Morata e Alex Sandro, con l’attaccante spagnolo che gli pesta un piede.

Il fallo da rigore di Morata su Dumfries

Classica situazione da “step-on-foot” e calcio di rigore concesso. Szczesny ipnotizza Calhanoglu dal dischetto, sulla ribattuta è caos totale con una selva di calciatori che si avventano sul pallone, che finisce in rete. L’arbitro però ferma tutto e viene richiamato al VAR, decretando poco dopo l’annullamento della rete e la ripetizione del penalty: dal replay si nota come Matthijs De Ligt, difensore della Juventus, entri in area prima della battuta del rigore.

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De Ligt entra in area prima del tiro di Calhanoglu

La ripetizione, però, appare una decisione di difficile comprensione visto che l’Inter aveva comunque segnato sulla respinta del portiere polacco.

2) IL PRESUNTO RIGORE PER LA JUVENTUS

L’altro episodio che getta benzina sul fuoco è quello al 55’ del secondo tempo, con Bastoni che contrasta Zakaria in maniera fallosa. A scatenare la furia bianconera la possibilità che il fallo fosse stato compiuto sulla riga dell’area di rigore, l’episodio è tuttavia di complicata interpretazione vista la velocità dello svolgimento. Di lì in poi, una partita che è più una corrida che altro: falli duri, numerosi contatti, proteste e tensione.

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Bastoni interviene su Zakaria: è rigore? Per l’arbitro no
3) DZEKO CONTRO IL TIFOSO

Appena conclusa la partita Dzeko, centravanti dell’Inter, si scontra verbalmente con un tifoso juventino, il labiale del bosniaco è evidente: “Sei un co…one!”.

4) RABIOT SCATENATO, GLI ALLENATORI MINIMIZZANO

Adrien Rabiot è uno dei più scatenati nel cavalcare la polemica, le sue dichiarazioni sono pesantissime e potrebbero costargli persino un deferimento: “Abbiamo giocato bene, ma è difficile giocare 11 contro 12”. Un chiaro riferimento all’arbitro che avrebbe parteggiato per i nerazzurri nel derby d’Italia. Il francese rincara la dose su Instagram ribadendo il concetto in un post sul suo profilo. Gli allenatori, invece, hanno cercato di gettare acqua sul fuoco minimizzando gli episodi.

 

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Umberto Maria Porreca

Sono volato dalla più profonda costa Abruzzese a Milano col sogno del giornalismo sportivo nel cassetto e poche certezze nelle tasche e nella testa. Mio padre mi voleva ingegnere, ma la matematica non sarà mai il mio mestiere. Amante della musica italiana e del buon cibo da ovunque esso provenga, ho scritto per due anni per il settimanale di calcio giovanile lombardo/piemontese Sprint&Sport e ho collaborato con The Shot, testata di basket. Lo sport (parlato, non praticato) è il mio pane e la mia vita è stata profondamente influenzata da Andriy Shevchenko. Inseguo il mio sogno sulle note di Fabrizio De Andrè.

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