Poteva già essere la terza vittoria dell’anno. Ma nemmeno questa è stata la volta buona. La Ferrari non è riuscita a conquistare il Gran Premio d’Austria, guidato fino a tre giri dalla bandiera a scacchi da Charles Leclerc. Il monegasco, partito dalla pole position, aveva in mano la gara, ma nelle ultime tornate Max Verstappen gli si è rifatto sotto. A dieci chilometri dalla conclusione della corsa, l’olandese è entrato aggressivo in curva 3, superando il ferrarista e mandandolo leggermente fuori pista. Manovra decisiva per ottenere la vittoria.
Tecnicamente, un semplice incidente di gara. Ma dopo tutto quanto accaduto nelle ultime settimane, Canada, è normale che ci sia qualche dubbio. Il contatto fra Verstappen e Leclerc è un ruota a ruota che fa solo bene alla Formula 1, ma è stato comunque messo sotto investigazione. A più di tre ore dalla fine della corsa, dopo aver sentito i due piloti, i commissari hanno deciso di non penalizzare Verstappen, cosa che sarebbe dovuta accadere anche a Montreal. Per l’olandese è la prima vittoria dell’anno, la sesta della carriera, ed è anche il primo successo per il suo team con il motore Honda. L’olandese aveva trionfato sul Red Bull Ring di Spielberg anche nella passata stagione.
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No further action on the Lap 69 incident between Verstappen and Leclerc for the race lead
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— Formula 1 (@F1) June 30, 2019
Una corsa molto divertente, non come quella precedente, in Francia al Paul Ricard. Vorremmo vedere più spesso gare come queste che riavvicinano i tifosi alla Formula 1. Quella di Verstappen e della Red Bull è così la prima vittoria non Mercedes del mondiale 2019. Sarebbe potuta essere la prima vera dell’anno per la Ferrari, ma anche questa volta il massimo è stato il secondo posto. Leclerc, arrabbiatissimo durante la cerimonia del podio, ha dimostrato di avere la stoffa e prima o poi si sbloccherà. Tralasciando l’incidente, bisogna comunque segnalare la grandissima rimonta di Verstappen, che dalla prima fila aveva fatto una brutta partenza, dovendo così risalire dalla settima piazza. Suo anche il punto bonus per il giro più veloce.
Sul gradino più basso del podio la Mercedes, con Valtteri Bottas. Terzo posto per il finlandese, difeso per un soffio fino alla bandiera a scacchi, dall’attacco di Sebastian Vettel. Il tedesco, partito dalla quinta fila per il problema al motore della sua Ferrari in qualifica, ha chiuso così quarto. Certo è che se le gomme non fossero arrivate in ritardo al primo pit stop, sarebbe sicuramente salito sul podio. Gara anonima, invece, per Lewis Hamilton. Scattato dalla seconda fila, dopo la penalità nelle prove ufficiali, è stato anche costretto al cambio dell’alettone anteriore della sua Mercedes ai box, giungendo quinto al traguardo. Comunque il leader del mondiale è sempre lui.
Verstappen crosses the line –
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Dietro i primi cinque, tutti gli altri hanno chiuso doppiati. Ottimo weekend per Lando Norris, sesto alla bandiera a scacchi con la McLaren. Settimo Pierre Gasly, a un giro dal compagno di squadra in Red Bull, Verstappen, vincitore della gara. Ottavo Carlos Sainz sull’altra McLaren. A chiudere la top ten le due Alfa Romeo: nono Kimi Raikkonen, decimo il nostro Antonio Giovinazzi, che ottiene finalmente il suo primo punto in Formula 1. Inoltre, c’è da segnalare che in 71 giri di gara, non si è verificato alcun ritiro. Tutti e 20 i piloti hanno infatti tagliato il traguardo.
Dopo otto vittorie su otto delle Frecce d’Argento, l’Austria è stata così una boccata d’ossigeno per gli altri team. Hamilton rimane comunque primo nel campionato piloti con 197 punti. Il suo compagno Bottas recupera qualcosa e va a -31: quota 166. Sale terzo Verstappen, 126, davanti ai due ferraristi: Vettel 123, Leclerc 105. Mercedes sempre ampiamente in testa alla classifica costruttori con 363 punti. Seconda la Ferrari a -135, a quota 228. Terza la Red Bull a 169. La Formula 1, dopo due gare consecutive, tornerà in pista per il decimo appuntamento il 14 luglio a Silverstone, per il GP di Gran Bretagna.