Per Lewis Hamilton, la vittoria della seconda gara stagionale è stata come un regalo che ha dovuto soltanto scartare. L’inglese della Mercedes si è imposto al termine di una gara movimentata e piena di colpi di scena, che sembrava serenamente in mano al ferrarista Charles Leclerc fino a 12 giri dalla fine. Il monegasco, però, ha accusato un problema al motore della sua Ferrari ed è stato facilmente scavalcato da entrambe le Mercedes, riuscendo a salvare il podio solo grazie all’intervento della Safety Car a due giri dalla fine.
A first podium finish for Leclerc but not the step he would have hoped for 😮
Mercedes take their second 1⃣-2⃣ of the season at a drama-filled #BahrainGP 🏁#F1 🇧🇭 pic.twitter.com/Ty7wADK4R8
— Formula 1 (@F1) March 31, 2019
Alla partenza, il giovane Leclerc è sembrato patire l’emozione della prima volta, perdendo due posizioni a favore del compagno di squadra Vettel e di Valtteri Bottas, vincitore due settimane fa in Australia. Ha però dimostrato subito di aver il passo migliore portandosi in testa al sesto giro, con un sorpasso all’esterno su Sebastian Vettel alla prima curva. Da lì, il monegasco ha allungato sul tedesco, mentre Hamilton si è portato in terza posizione.
Al 39esimo giro si è registrato uno dei momenti chiave del Gran Premio: appena dopo la seconda sosta di tutti i piloti, strategia obbligata visto l’alto degrado degli pneumatici sulla pista di Sakhir, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel si sono trovati testa a testa per la seconda posizione, con l’inglese che è riuscito a sopravanzare il tedesco all’esterno, prima che il pilota della Ferrari finisse in testacoda in uscita di curva. Ma per Vettel i problemi non sono finiti, perché nello stesso giro l’ala anteriore della sua vettura si è staccata in modo spettacolare, costringendolo a una sosta ulteriore e facendolo scivolare in nona posizione.
La gara si è trasformata in un incubo per la Ferrari quando Charles Leclerc, fino a quel momento dominatore incontrastato, ha accusato un problema tecnico a un cilindro del suo propulsore, venendo facilmente recuperato da Hamilton e Bottas. L’intervento della vettura di sicurezza a due giri dalla fine, per il ritiro contemporaneo di entrambe le Renault alla prima curva, ha permesso a Leclerc di arginare la rimonta della Red Bull di Max Verstappen e chiudere sul podio, conservando anche il punto del giro più veloce. A fine gara, il cinque volte campione del mondo Hamilton ha voluto sottolineare la sfortuna del giovane monegasco, sia attraverso la radio con la sua squadra, sia prima del podio, quando ha abbracciato il 21enne e si è complimentato con lui.
Relief for one, frustration for another – turn your sound on 🔊#BahrainGP 🇧🇭 #F1 pic.twitter.com/nkwJmKIkro
— Formula 1 (@F1) March 31, 2019
Sebastian Vettel è riuscito a infilare diversi sorpassi, recuperando fino a chiudere quinto, mentre il debuttante Lando Norris su McLaren festeggia i suoi primi punti in carriera, concludendo un’eccellente gara in sesta posizione. Ancora positivo Kimi Raikkonen, settimo sull’Alfa Romeo, mentre ottava termina la seconda Red Bull di Pierre Gasly, anche oggi apparso sotto tono. Chiudono la zona punti il thailandese della Toro Rosso Alexander Albon, altro esordiente ai primi punti di carriera, e il messicano Sergio Perez della Racing Point.
Undicesimo l’italiano Antonio Giovinazzi su Alfa Romeo, mentre Robert Kubica continua l’ambientamento sulla Williams, chiudendo 16esimo e ultimo a due giri dal vincitore. Secondo ritiro consecutivo sia per Daniel Ricciardo su Renault che per Carlos Sainz su McLaren, con la casa francese che subisce anche l’abbandono di Nico Hülkenberg. Fuori causa anche il francese Grosjean della Haas.
Valtteri Bottas mantiene la testa del Mondiale di un solo punto sul compagno di squadra Hamilton, grazie al giro veloce in Australia. 44 a 43 per i due Mercedes, mentre terzo è Max Verstappen a 27 punti. I ferraristi sono quarto e quinto, con Leclerc a 26 punti e Vettel a 22. Le Frecce d’Argento della Mercedes conservano la testa del Campionato costruttori con 87 punti, davanti alla Ferrari con 48.
Anche su una pista tradizionalmente favorevole, la Rossa di Maranello ha perso la sfida diretta con gli avversari tedeschi a causa di errori dei piloti e di problemi di affidabilità, diversi da quelli che l’hanno colpita in Australia. Il Mondiale è ancora lunghissimo e la Ferrari ha dimostrato di avere grande velocità e due piloti che possono lottare per il titolo, ma la squadra dovrà lavorare moltissimo per limare le imperfezioni e fare in modo di non sprecare più occasioni come quella di Sakhir.