È l’uomo che non ti aspetti a vincere la prima gara del Mondiale 2019 di Formula 1: Valtteri Bottas. Il pilota finlandese, al volante della Mercedes, conquista il Gran Premio d’Australia senza se e senza ma, facendo per una volta il martello. Quello che di solito spetta al suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, cinque volte campione del mondo. Invece, Bottas ottiene la quarta vittoria della carriera, dopo un 2018 senza successi, dando ben 21 secondi di distacco al più blasonato Hamilton, secondo alla bandiera a scacchi dopo esser partito dalla pole position.
Dunque, doppietta delle Frecce d’Argento sul circuito di Melbourne. Dopo i 58 giri di gara, chiude sul terzo gradino del podio Max Verstappen. Subito un ottimo risultato per la Red Bull, supportata per la prima volta dal motore Honda, dopo il divorzio da Renault alla fine della passata stagione. Ma la notizia più importante della giornata è non vedere nemmeno una Ferrari a podio. Weekend opaco, come la livrea della vettura di quest’anno, per la Rossa di Maranello, che non riesce a migliorare i risultati della qualifica e che non replica i successi australiani delle ultime due stagioni.
A dominant fourth career victory, and the fastest lap of the race 💪@ValtteriBottas claimed a maximum 2⃣6⃣ points down under!#AusGP 🇦🇺 #F1 pic.twitter.com/GOLN8UfwHo
— Formula 1 (@F1) March 17, 2019
Quarto posto per Sebastian Vettel, che in lotta con le Mercedes nella prima parte di gara, dopo il pit stop anticipato non è più stato veloce. Forse a rallentarlo anche qualche problema alla Power Unit. Fatto sta che il tedesco nel finale ha rischiato di essere passato dal suo nuovo compagno di squadra, il giovane Charles Leclerc, quinto alla bandiera a scacchi. A Maranello bisogna subito fare un’analisi approfondita su cosa non sia andato nel fine settimana di Melbourne. Perché dai test invernali, la Ferrari sembrava aver passato la Mercedes. Invece è finita dietro anche alla Red Bull.
Dietro i top team, gruppo compatto in zona punti. Gran sesto posto per Kevin Magnussen, con la Haas motorizzata Ferrari, e settimo Nico Hulkenberg, al volante della Renault. Buona ottava posizione per Kimi Raikkonen, che dopo una lunga esperienza a Maranello, quest’anno è passato all’Alfa Romeo (ex Sauber), comunque con motore Ferrari. A chiudere la top ten, troviamo Lance Stroll, nono sulla Racing Point (ex Force India), e Daniil Kvyat, decimo alla guida della Toro Rosso.
Your full race classification from the season-opener 👇
Best-ever finish for Leclerc, solid points for Magnussen & Stroll 👏
Kvyat holds off Gasly for the final point 😅#AusGP 🇦🇺 #F1 pic.twitter.com/pVSiCkUhhw
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Fine settimana incolore per la seconda guida Red Bull, Pierre Gasly, 11esimo e fuori dai punti dopo una pessima qualifica. Non benissimo anche Antonio Giovinazzi, 15esimo alla prima da pilota titolare con l’Alfa Romeo. 17esimo, ultimo, Robert Kubica, su Williams: poteva andare certamente meglio il ritorno in Formula 1 dopo otto stagioni. Ritiro per problemi tecnici sia per Carlos Sainz, su McLaren, che per l’idolo di casa Daniel Ricciardo, appena passato in Renault.
Valtteri Bottas è chiaramente in testa alla classifica piloti, con 26 punti, grazie anche al bonus per il giro più veloce della gara. Dietro di lui, Hamilton a quota 18 e Verstappen a 15. Poi, Vettel 12 e Leclerc 10. Mercedes davanti a tutti nei costruttori con 44 punti. Seconda la Ferrari a 22 e terza la Red Bull a 15. Domenica 31 marzo si torna in pista, con il Gran Premio del Bahrain, nella notturna di Sakhir. Sarà già il momento della verità per la Ferrari. In Australia c’è stata un’alba argentata. Tra due settimane servirà un bel tramonto rosso.