Per la Ferrari il mondiale 2019 di Formula 1 rischia di considerarsi chiuso ancora prima degli altri anni. Quattro sconfitte consecutive sono veramente troppe da digerire. Ogni gara ci si aspetta il momento della riscossa, ma puntualmente arriva una doppietta della Mercedes. È andata così anche in Azerbaigian, sul circuito cittadino di Baku, dove le Frecce d’Argento hanno scritto nuovamente la storia di questo sport, facendo il quarto uno-due in quattro gare, come mai nessuno prima.
Perché per la sesta stagione di fila, la Mercedes è ancora la macchina più completa in pista. E perché oltre al solito Lewis Hamilton, abbiamo trovato finalmente un grande protagonista in Valtteri Bottas. Il finlandese è un uomo nuovo in questo 2019, e dopo la seconda pole position consecutiva ha conquistato anche la corsa. Con due vittorie su quattro gare, come il compagno di squadra, si è così riappropriato per un solo punto della leadership del campionato.
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Le Mercedes hanno sfruttato la partenza dalla prima fila e hanno poi controllato il ritmo per tutti i 51 giri. Nelle ultime tornate Hamilton ci ha provato, ma qualche errore di troppo non gli ha consentito di effettuare il sorpasso e Bottas si è così meritato la vittoria. Ferrari ancora abbastanza anonima, perché alla vigilia del mondiale le aspettative erano ben altre. È vero che mancano ancora 17 gare alla fine della stagione, ma i punti di distacco iniziano a essere tanti. Sebastian Vettel è stato vicino per tutta la gara, non abbastanza, ai due argentati e ancora una volta non ha potuto fare meglio del terzo posto.
Una Ferrari che non si può accontentare del terzo podio di fila, perché i tifosi della Rossa si aspettavano molto di più. E ancora una volta la gara di Charles Leclerc è stata completamente sacrificata a vantaggio del compagno di squadra. È pur vero che il monegasco ha fatto un incidente in qualifica che non poteva permettersi, ma con una differente strategia di gomme è rimasto a lungo in testa alla corsa. Però poi per dare qualche chance di vittoria in più a Vettel, la gara di Leclerc si è compromessa irrimediabilmente a causa anche del pit stop fatto troppo tardi.
Anche questa volta Max Verstappen ha portato al quarto posto la sua Red Bull, davanti proprio alla Rossa di Leclerc, a cui non può bastare la quinta piazza e ancor meno il punto extra per il giro più veloce. C’è tanto da sistemare a Maranello, perché la monoposto è al momento semplicemente più lenta rispetto alla Mercedes. E il box deve decidersi: tenere la prima guida a Sebastian Vettel oppure lasciare strada a Charles Leclerc, che tecnicamente nelle prime quattro gare è sempre stato più veloce rispetto al compagno di squadra.
BREAKING: @ValtteriBottas has won the Azerbaijan Grand Prix
The first pole ➡️win this season
He leads the drivers' championship by just 1️⃣ point to Hamilton#F1 🇦🇿 #AzerbaijanGP pic.twitter.com/SAJs2ChKT0
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Per quanto riguarda gli altri, molto bene Sergio Perez, sesto sulla Racing Point. A punti entrambe le McLaren con Carlos Sainz settimo e Lando Norris ottavo. Nono Lance Stroll con l’altra Racing Point e decimo Kimi Raikkonen su Alfa Romeo, dopo la partenza dai box. Ancora fuori dalla top ten il nostro Antonio Giovinazzi, 12esimo con l’altra Alfa Romeo. Chiude nuovamente ultimo Robert Kubica, 16esimo al volante della Williams. Da segnalare il ritiro per problemi tecnici di Pierre Gasly, su Red Bull.
Dopo questa vittoria di Baku, Bottas è così tornato in vetta alla classifica piloti: 87 punti contro gli 86 del compagno Hamilton. Prosegue insomma il testa a testa fra i due con gran margine sugli altri. Terzo Vettel a 52, poi Verstappen 51 e Leclerc 47. Mercedes super prima nei costruttori con 173 punti. Molto staccata la Ferrari, seconda a quota 99, e terza la Red Bull a 64. Oramai si rischia di diventare ripetitivi, ma non c’è più tempo, né punti, da perdere. Il 12 maggio si va in Spagna, sulla pista di Barcellona, dove i test invernali avevano illuso i tifosi della Rossa.