Fuori dai Giochi, per quattro anni. E’ il periodo di tempo nel quale la Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, ha bandito la Russia da ogni attività agonistica. Mosca pertanto, non potrà essere rappresentata alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, ai Giochi Invernali di Pechino 2022 e ai Mondiali di calcio del 2022
La decisione storica – votata all’unanimità – è stata presa a Losanna dopo lo scandolo scoppiato in seguito alla manomissione da parte di Mosca dei test antidoping sui suoi atleti.
Il Comitato ha anche imposto, per il medesimo periodo, divieto di espatrio sportivo per i dirigenti, uso della bandiera, partecipazione ai congressi olimpici e federali e ai concorsi per organizzare prove anche al di fuori del periodo di bando, come nel caso dei Giochi Invernali 2030 o 2034.
Si tratta di una pena severa, che tiene conto anche dei precedenti.
Il doping russo infatti ha riguardato oltre mille atleti degli sport estivi e invernali e ha visto il coinvolgimento dei servizi segreti (FSB), del Ministero dello sport, del laboratorio antidoping moscovita, di altri enti nazionali e federazioni sportive internazionali (come quella di atletica leggera) tra il 2012 e il 2015.
Da allora molti atleti non hanno partecipato alle ultime due Olimpiadi e il Paese è stato già privato completamente della sua bandiera ai Giochi invernali di Pyeongchang dello scorso anno.
La Federazione avrà 21 giorni di tempo per appellarsi alla Corte di arbitrato per lo sport, il CAS, massimo tribunale in materia sportiva a cui spetta l’ultima parola. «Il 19 dicembre si terrà una riunione del Consiglio di vigilanza della Rusada per discuterne. Ma sono sicura al 100% che la Russia andrà in tribunale perché dobbiamo difendere i nostri atleti», ha affermato Svetlana Zhurova, primo vicepresidente della commissione internazionale della Duma, la camera bassa del Parlamento russo.
Nonostante l’esclusione comprenda i Mondiali di calcio in Qatar, non dovrebbe invece interessare la partecipazione agli Europei del 2020, organizzati dalla UEFA, ai quali la Russia si è già qualificata e dove peraltro la città di San Pietroburgo sarà una delle dodici sedi del torneo.
Inoltre gli atleti che hanno dimostrato di non aver mai avuto problemi di doping potranno gareggiare come atleti neutrali.