È incominciato il Giro d’Italia. La 101° edizione della corsa ciclistica si è aperta con una cronometro individuale di 9,7 chilometri tra le strade di Gerusalemme. Le prime tre tappe di questo Giro si disputano infatti in Israele. Con il tempo di 12’02” è l’olandese Tom Dumoulin, capitano del team Sunweb, la prima maglia rosa dell’edizione 2018. Si tratta del primo campione in carica capace di vincere la tappa inaugurale del Giro successivo dai tempi di Paolo Savoldelli negli anni 2005-2006.
A soli 2” di distacco, l’australiano Rohan Dennis e il tedesco Maximilian Schachmann. L’altro grande favorito Chris Froome si è classificato invece 21° con un ritardo di 37”. Il capitano del Team Sky ha avuto problemi prima ancora del via, cadendo durante la ricognizione della tappa. Scivolata a terra con contusioni e abrasioni sulla parte destra del corpo, per il quattro volte vincitore del Tour de France, ma ciò non gli ha comunque impedito di partire.
🚴♂️ @tom_dumoulin wins the historical ITT in Jerusalem and is the first Maglia Rosa of #Giro101 | @tom_dumoulin vince la storica crono di Gerusalemme ed è la prima Maglia Rosa del #Giro101 pic.twitter.com/zHjt2jA0UD
— Giro d'Italia (@giroditalia) May 4, 2018
Decimo il migliore degli italiani, Domenico Pozzovivo, del team Bahrain Merida, a 27” di ritardo. Più pesante invece il distacco per Fabio Aru, del team United Arab Emirates, 47° a 50” da Tom Dumoulin. Felice per l’approdo della competizione in Israele il premier Benjamin Netanyahu: «Siamo molto emozionati per questa gara. E in particolare ci felicitiamo che siano venuti ciclisti da tutto il mondo, incluso quello arabo. Questo è un messaggio molto importante per Gerusalemme, la nostra città, città della pace».
176 gli atleti al via di questo 101° Giro d’Italia, che per la prima volta approda fuori dal continente europeo. Sabato seconda tappa di 167 km, da Haifa a Tel Aviv, adatta ai velocisti come l’azzurro Elia Viviani. Intanto, la cronometro inaugurale è stata dedicata al grande Gino Bartali, inserito tra i 682 Giusti tra le Nazioni. Il campionissimo italiano ha anche trovato posto nel muro d’onore del Giardino dei Giusti, nel mausoleo della memoria Yad Vashem a Gerusalemme. (lp)