La notte di mercoledì ha emesso gli ultimi verdetti del ‘girone unico’ della nuova super Champions League. L’Inter stende il Monaco con una tripletta di un sempre più ritrovato Lautaro Martínez. Il capitano trascina i nerazzurri agli ottavi da testa di serie, piazzandosi al 4° posto nella classifica generale. Per Milan e Juve due partite che dovevano essere una prassi sono diventate un incubo. Peccato per l’Atalanta che torna dalla trasferta di Barcellona con un pareggio che non basta. La vittoria dell’Aston Villa condanna i bergamaschi al 9° posto. I sorteggi dei playoff saranno venerdì 31 gennaio alle 12:00 a Nyon, in Svizzera.
Il toro suona la carica
L’Inter stacca un biglietto per l’accesso diretto agli ottavi di finale imponendosi per 3-0 sull’AS Monaco grazie alle tre reti del suo capitano. È un Lautaro Martínez sempre più in fiducia. 9 gol nelle ultime 9 partite tra Campionato, Champions e Supercoppa. Lautaro arriva a quota 17 reti in Champions League e supera ‘el emperador’ Adriano come miglior marcatore dell’Inter nella massima competizione europea per club.
La partita si sblocca dopo soli 4’, quando Lautaro trasforma dal dischetto il rigore procurato da Marcus Thuram. Al 12’ il Monaco resta in un uomo in meno per l’espulsione di Christian Mawissa Elebi: Di Marco offre un pallone a Thuram che, lanciato a rete, viene cinturato dal difensore francese. Da lì in poi resta solo una squadra in campo. I nerazzurri arrivano facilmente nell’area avversaria e al 16’ minuto arriva il raddoppio. La terza rete al 67’ ha archiviato definitivamente la pratica.
Al termine della partita Simone Inzaghi, il tecnico nerazzurro, guarda già avanti e ha fissato l’obbiettivo per la campagna 2024/2025 in Champions: «Abbiamo giocato 8 partite importanti, compiendo un grande cammino che non era affatto scontato. L’obiettivo è arrivare fino in fondo? Noi vogliamo sempre arrivare in fondo, ma è anche l’obiettivo dei nostri avversari». L’Inter punta ora al derby di domenica per tenere il passo del Napoli in campionato e raggiungere la testa della classifica prima del recupero con la Fiorentina.
Musah sconsiderato
Il Milan esce sconfitto dal Maksimir Stadium per 2-1 contro la Dinamo Zagabria. La partita inizia subito in salita. Al 18’ minuti Gabbia pasticcia col pallone e favorisce il centrocampista Martin Baturina, che davanti a Maignan rimane lucido e mette la palla in rete. Al 39’ il Milan si ritrova in inferiorità numerica dopo il doppio giallo al n°80 Yunus Musah. A palla lontana stende il n°7 della Dinamo e obbliga l’arbitro ad estrarre un altro cartellino.
Al rientro dagli spogliatoi i rossoneri si presentano in campo con grinta. Nonostante l’inferiorità numerica il Diavolo ritrova il pareggio grazie al solito Christian Pulisic. Quarta rete in sette partite in Champions per ‘Captain America’. Forte dell’uomo in più, la squadra allenata da Fabio Cannavaro si fa coraggio e comincia ad uscire dalla propria metà campo. Dopo essersi visti annullare due gol per fuorigioco, Marco Pjaca realizza la rete del vantaggio fulminando con una diagonale stretto il portiere rossonero.
Al 63’ Leão viene abbattuto dal portiere e l’arbitro concede inizialmente il calcio di rigore. Richiamato dal VAR, François Letexier rivede la sua decisione e assegna una punizione alla Dinamo per fallo in attacco dell’attaccante portoghese. Severo Conceição, che a termine della gara ha duramente criticato la prestazione offerta dai suoi giocatori: «Nel primo tempo è mancata la base del calcio. Il calcio è uno sport fatto di duelli, sia offensivi che difensivi, e di aggressività. Il secondo tempo mi è piaciuto di più, anche con un giocatore in meno abbiamo provato a vincere. Poi un nuovo errore, e a questi livelli costa caro».
Notte fonda
Chiude nel peggiore dei modi la Juventus, che allo Stadium capitola per 2-0 contro il Benfica. I bianconeri pagano due errori commessi in fase difensiva da Federico Gatti, protagonista di una serata disatrosa. Il n°4 liscia il pallone e lancia in porta Pavlidis che insacca. A fine primo tempo un passaggio troppo corto verso il centro dell’area rischia di favorire il 2-0 portoghese. All’80esimo minuto Gatti esce a vuoto su una finta di Kerem Aktürkoğlu liberando lo spazio a Orkun Kokcu che dal limite dell’area raddoppia. Nel complesso la Juve ha avuto solo un’occasione con un opaco Yildiz, mentre Vlahovic, che avrebbe dovuto riscattarsi, non ha mai calciato in porta. L’ombra di Kolo Muani si fa ora sempre più incombente sul futuro del serbo nelle gerarchie della squadra.
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3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte su 8 partite. 20° posto in classifica generale e ora il rischio di un derby italiano ai playoff con il Milan. Sicuramente non il risultato sperato. Dopo la gara Thiago Motta ha lucidamente analizzato la performance della Juve: «Durante la gara, specie nel primo tempo, loro hanno fatto meglio di noi e hanno meritato di vincere. Alti e bassi? Alla Juve fa male perdere e ci si prepara per vincere e quando si perde non ci sono giustificazioni. Dobbiamo avere continuità per tutti i 95’».
Beffa per l’Atalanta
All’olimpico di Montjuïc l’Atalanta strappa un pareggio al 2° classificato Barcellona. I bergamaschi rimontano due volte i blaugrana con una gran botta da fuori area di Ederson e con il gol Pasalic ma non basta. Nel finale si presenta anche la possibilità del sorpasso ma Zaniolo spreca. La vittoria per 4-2 dell’Aston Villa sul Celtic condanna l’Atalanta al 9° posto per un solo punto. Ai playoff il prossimo ostacolo sarà o lo Sporting Lisbona, o i begli del Club Bruges.
LA DEA TROVA IL PARI IN RIMONTA ⚖️
La squadra di Gasperini rimonta per due volte i padroni di casa del Barcellona e fissa il punteggio sul 2 a 2 finale#Calcio #UCL #ChampionsLeague #Atalanta pic.twitter.com/gKHoxwtb6J
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) January 29, 2025
Gianpiero Gasperini guarda al pareggio con i catalani con ottimismo e si è detto soddisfatto del percorso fatto: «È sicuramente una bella medaglia. Non è un trofeo, ma è qualcosa che valorizza il nostro lavoro. Il Barcellona ha accelerazioni e qualità straordinarie, ma anche noi abbiamo creato diverse occasioni e avremmo potuto ottenere qualcosa in più. C’è un po’ di rammarico perché bastava un punto, ma dobbiamo essere soddisfatti del nostro cammino».