Dopo la vittoria dello scudetto, a Napoli spopola “McFratm”, il soprannome dato al calciatore scozzese Scott McTominay, decisivo nel corso della stagione. Il nomignolo ha avuto così successo che il presidente della società azzurra ha deciso di registrarlo.
Uno scozzese a Napoli
Quando entri nel cuore dei napoletani, diventi uno di loro e spesso quest’inclusione prevede di essere ribattezzati. Negli anni scorsi lo si è visto con lo storico capitano Marek Hamsik, rinominato “Marechiaro”, come il piccolo borgo del quartiere Posillipo. Poco dopo è stato il turno del belga Dries Mertens, che i tifosi hanno preferito chiamare con un più familiare “Ciro”. Ora è stata la volta di Scott McTominay, centrocampista scozzese approdato a Napoli lo scorso 30 agosto e risultato già alla prima stagione in Serie A un tassello imprescindibile nella rosa dei campioni d’Italia.
Sotto la guida di Antonio Conte, McTominay ha espresso tutto il suo potenziale, mettendo a referto, in 34 partite, la bellezza di 12 gol e 6 assist, numeri impressionanti per un centrocampista. Un’eccellenza premiata anche dalla Lega, che lo ha premiato come miglior giocatore del campionato.
In virtù di questi risultati McTominay è diventato un fratello, anzi un McFratm, per tutta la città. Il soprannome glielo ha dato ufficialmente un napoletano doc, nonché compagno di squadra, Pasquale Mazzocchi, a qualche giornata dalla fine, ma ben presto il titolo è diventato patrimonio di tutti.
De Laurentiis registra il marchio
Mentre impazza la McFratm-mania, qualcuno ha pensato bene di mettere al sicuro un potenziale investimento. Si tratta del presidente della società partenopea, Aurelio De Laurentiis, che pochi giorni dopo la vittoria dello scudetto ha registrato “McFratm” per nove categorie merceologiche. Cosa significa questo? La possibilità di commercializzare merchandising con questa parola, ma anche di citare in giudizio chi tentasse di lucrarci in modo indebito. Una mossa da vero imprenditore, con la quale De Laurentiis ha mostrato, pur nell’euforia del quarto scudetto conquistato, tutta la sua lucidità da dirigente.
