Inizia questa sera l’era di Meo Sacchetti alla guida dell’Italia del basket. Per il nuovo CT, che succede a Ettore Messina, sarà un inizio morbido: nella prima giornata delle qualificazioni ai Mondiali 2019, sfiderà la Romania. “Non voglio stare qui a valutare il nostro avversario. La difficoltà di un esordio va al di là della squadra che si incontra”, ammonisce Sacchetti però in conferenza stampa.
Il nuovo corso azzurro si aprirà a Torino, dove il neo-CT ha allenato tra il 1996 e il 1998, ma soprattutto giocato dal 1979 al 1984. Le stagioni migliori della sua carriera: quelle dell’argento alle Olimpiadi di Mosca ’80 e dell’oro agli Europei francesi del 1983. Il PalaRuffini è esaurito da giorni. “Non avevo dubbi”, ha detto Sacchetti. “È una città che vive di basket”.
Torino è però anche il luogo dove il 9 luglio dello scorso anno, con la sconfitta contro la Croazia nella finale del torneo preolimpico e la mancata qualificazione ai Giochi di Rio, si è chiusa per gli azzurri un’epoca di grandi promesse e scarsi risultati. Quella degli italiani in NBA, del poker Gallinari – Belinelli – Bargnani – Datome. “La nazionale più forte di tutti i tempi, sulla carta”, come la definì due anni fa il presidente federale, Gianni Petrucci, non riuscì mai ad andare oltre i quarti di finale degli Europei.
Alcune delle stelle dell’ultimo decennio non hanno ancora deciso se tornare in azzurro. Nessuna, in ogni caso, era arruolabile per l’impegno di stasera. Il nuovo calendario FIBA sovrappone le qualificazioni mondiali non solo alla stagione NBA, ma anche alle gare di Eurolega. Forzato, dunque, il ricorso di Sacchetti a volti nuovi e giocatori esclusi o relegati a ruoli secondari nelle precedenti gestioni.
Pietro Aradori, sesto uomo dell’Italia di Messina, sarà il nuovo capitano e uno dei due leader in campo. L’altro dovrà essere Alessandro Gentile, forte di un avvio di stagione positivo in maglia Virtus Bologna, dopo l’annata nera che lo ha visto lasciare l’Olimpia e fallire al Panathinaikos. Ripescati dai 12 dell’Europeo dello scorso settembre Ariel Filloy, Paul Biligha, Christian Burns e Awudu Abass, che ha avuto il permesso dall’Olimpia Milano di mettersi a diposizione di Sacchetti. Lo stesso accordato anche a Simone Fontecchio.
Tornano in nazionale Amedeo Della Valle, Achille Polonara, Luca Vitali e il 33enne Andrea Crosariol, convocato dopo sette anni. Completa i 12 Antonio Iannuzzi. Esclusi, per la prima uscita, Diego Flaccadori, Raphael Gaspardo, Marco Giuri e Brian Sacchetti, figlio del coach. “Per la seconda partita, domenica, potrei fare cambi”. Il riferimento è alla sfida di Zagabria contro la Croazia: il primo vero test per la nuova Italia.
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