È la prima frazione della semifinale dell’Open d’Australia. Ben Shelton serve per il set. Siamo sul 6-5 a favore dell’americano. Jannik Sinner è in difficoltà: sbaglia, impreca. Il rivale conduce 40-30. Sembra l’inizio della fine del sogno australiano e invece è la scintilla che innesca la rimonta. Da lì in avanti, l’altoatesino annulla due palle break e trascina la prima frazione di gioco a un tie-break, che domina, porta a casa il set e i due successivi. 7-6, 6-2, 6-2. Il campione in carica dell’Australian Open approda in finale. Domenica 26 gennaio scenderà in campo contro Alexander Zverev per difendere il titolo.
Inizio difficile
Quattro vittorie dell’azzurro, un solo successo per l’americano. Questi i risultati dei confronti precedenti tra Sinner e Shelton. L’altoatesino ha perso quindi una sola volta. Era il 10 ottobre 2023, ottavi di finale dell’Atp 1000 di Shanghai. Un match passato alla storia perché ha determinato l’ultima eliminazione di Sinner prima dei quarti in un torneo e la sua ultima sconfitta con un giocatore al di fuori della top.10. I precedenti quindi parlano chiaro, ma il campo sembra dire un’altra cosa.
Il match infatti inizia in salita. Il primo game va a Shelton capace di consolidare il break e di portarsi poi sul 2-0. La prima di servizio dell’azzurro non funziona come dovrebbe. Scosso dal punteggio negativo Sinner si riprende, recupera i game di svantaggio e nel sesto gioco ha la chance di allungare. Due palle break che l’azzurro spreca. Sul 5-5 cede di nuovo il servizio.
Shelton a questo punto sembra avere le redini del gioco ma spreca due set point e la partita scivola al tie-break. Non una novità: tutti i precedenti tra i due tennisti hanno previsto almeno un parziale terminato oltre i 12 game. Così come non è una novità la vittoria di Sinner. L’azzurro, infatti, in tutto il 2024 ha vinto il 75% dei tie-break. Il primo set si chiude in un’ora e undici minuti, 7(7)-6(2). Una battaglia che lo stesso Jannik, a margine della partita, non riesce a spiegare come abbia vinto: «Non ho idea di come ho girato il primo set, è stato durissimo ed era un set cruciale».
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L’azzurro batte per la quinta volta in carriera Ben Shelton con lo score di 7-6 6-2 6-3, tornando in finale all’Australian Open per il secondo anno consecutivo: raggiunge la terza… pic.twitter.com/OHIBoJHZ6P
— Quindici Zero 🎾 (@quindicizero) January 24, 2025
Schiacciasassi
Pronti, partenza e via. Inizia il secondo set: un game e un break a favore di Sinner. Vinta la prima frazione, la partita diventa quasi facile per Sinner. L’azzurro si rilassa, gioca meglio. Shelton, al contrario, si spegne e soccombe, spesso, sotto i suoi stessi colpi e a causa dei suoi stessi errori. Un ace dell’altoatesino, il sesto della partita, chiude il set sul 6-2 e il gioco a zero.
Nel terzo parziale qualche brivido per Sinner, ma solo di natura fisica. L’azzurro dopo un atterraggio duro a seguito di uno smash fa una smorfia e, mano sulla schiena, chiede l’ingresso del fisioterapista. L’allarme rientra, sono solo crampi. Qualche massaggio alle gambe dopo, Sinner riprende il gioco. Scambi lunghi a cercare le righe, fino al break azzurro al quinto game. Poi, di nuovo, 6-2. Un sorriso, i pugni chiusi a tradire la solita, educata, gioia. «Entrambi abbiamo risposto meglio rispetto a come abbiamo servito», analizza Sinner, «Il primo set dà fiducia, sono soddisfatto di come ho gestito le emozioni, il pubblico è stato straordinario. Sono felice di essere di nuovo in finale».
Finale che lo vedrà contrapporsi a Sasha Zverev. Il tedesco è alla ricerca del primo titolo Slam, Jannik della riconferma australiana. La sfida tra il n.1 al mondo e il n.2 promette spettacolo.
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